Fabriano, una città per cantare: Dal 7 luglio torna il Festival Revaivol’70

Fabriano, “Una Città per Cantare, non solo uno slogan pubblicitario ma una concreta possibilità. Torna a colorare Fabriano l’ottava edizione del Festival musicale e culturale Revaivol’70 scritto, con ironia e spensieratezza, rigorosamente in dialetto fabrianese. Una scelta che dieci anni fa Luciano Robuffo, presidente dell’Associazione Revaivol’70, oggi Gold Eventi, ha osato nella profonda convinzione che il successo sarebbe arrivato. Oggi, dopo la sospensione causa Covid, Revaivol’70 è ai blocchi di partenza per un’edizione completamente rinnovata da Gold Eventi e che rappresenterà una ripartenza per il cartellone estivo della città di Fabriano. Abbiamo incontrato proprio Mr Revaivol’70, Luciano Robuffo, per scoprire qualche chicca in più dell’edizione 2023 del Festival.

Luciano, una nuova edizione dopo due anni di sospensione, come state vivendo questo momento?

Con positività e con la voglia di ritornare in piazza per far divertire e ballare la nostra gente ed anche chi vuole raggiungerci e condividere con noi questa adrenalina ’70!

C’è molta attesa per questo evento, perchè Revaivol’70 è così amato dai fabrianesi e non solo?

Revaivol’70 rimette in moto i ricordi di un decennio indimenticabile per la nostra città, perché è un evento di sano divertimento dove per un fine settimana la musica e la gioia ci fanno dimenticare i problemi quotidiani. La Città è letteralmente invasa da allegria e colori, poco non è!

Il 12 giugno avete presentato alla stampa ed alla cittadinanza il programma dell’ottava edizione in Sala Consiliare. In cosa si differenzia il Revaivol 2023 dalle edizioni precedenti?

Per l’edizione 2023 abbiamo voluto alzare l’asticella inglobando eventi culturali di spessore affinché Revaivol ‘70 diventi un evento completo a tutto tondo. La Sala Consiliare ha ospitato tanti protagonisti del ricchissimo programma di quest’anno, è stato veramente emozionante vedere quante energie si sono canalizzate intorno al nostro evento.

Venerdì 7 luglio arriveranno i mitici Dik Dik in concerto a Fabriano. Cosa rappresenta questo gruppo storico nel panorama musicale del decennio ’70 e come siete riusciti a mettere a segno questo colpo?

I Dik Dik sono un’icona di quel decennio e di quella generazione, che è anche la mia, da “Viaggio di un Poeta”, “Help me”, “Sognando California” ed altri successi. Siamo arrivati a loro attraverso la Flexus Iniziative di Roma di Paolo Notari, con il supporto dell’assessore Chiara Biondi e della Regione Marche.

L’edizione 2023 vanta un’importante rete di collaborazioni, tanti sono gli attori di questo Festival. Come siete riusciti a formare una squadra così numerosa e di evidente qualità?

Presentando un progetto di largo respiro che è stato subito accolto con interesse da vari attori e li abbiamo messi in rete creando una grande collaborazione. Da soli non si va da nessuna parte e Revaivol’70 ha sempre cercato collaborazioni e sinergie fattive, non solo a parole ma con i fatti. E questo è il felicissimo risultato.

Al netto dei due anni di fermo causa Covid, questa sarebbe stata la decima edizione di Revaivol’70. Credi ancora che Fabriano possa un giorno diventare “Città del Revaivol”, magari strizzando l’occhio anche ai decenni ’80 e ’90?

Ne sono pienamente convinto, iniziando ad allargare la nostra visione anche agli anni ’80 e ’90. Gli eventi di successo hanno l’obbligo di proporre ogni anno novità, non fossilizzarsi su un format già rodato ma sperimentare ed anche osare. Per questo non escludiamo delle “incursioni” ’80-’90 per gli anni futuri.

Per raggiungere questo obiettivo occorrono collaborazioni e risorse. Per le prime vediamo che fare rete è possibile, riguardo le risorse quanto è difficile intercettare contributi per sostenere i costi altissimi di un evento di questa portata?

Stiamo vivendo un periodo, soprattutto nel nostro territorio, di grave crisi economica dovuta ad una carente offerta di lavoro ma, nonostante tutto, le attività a cui abbiamo bussato alla porta hanno risposto positivamente contribuendo ad aiutarci in questa impresa e comprendendo lo spirito che anima il nostro evento, ossia l’amore per Fabriano. Crediamo fermamente che la Città abbia tutte le carte in regola per promuovere iniziative in grado di intercettare turisti e visitatori. Gli eventi in questo giocano un ruolo determinante.

Organizzare un evento oggi, con tutti i paletti posti dalla burocrazia e dalle necessarie misure di sicurezza, è ancora alla portata di tutti o in alcuni momenti è così difficile da far pensare di abbandonare l’idea?

La sicurezza va sempre messa al primo posto per il bene di noi tutti. Sì, è vero, la burocrazia è pesante ma, con la collaborazione degli organi competenti, si possono trovare soluzioni per garantire il regolare svolgimento dell’evento ed è quello che abbiamo fatto finora. Il successo del Capodanno 2023 in Piazza del Comune, sempre organizzato da Gold Eventi, ne è una prova tangibile.

Luciano Robuffo oggi a chi sente di dire grazie per questa edizione 2023 di Revaivol’70?

Innanzitutto ai componenti dell’Associazione Gold Eventi Fabriano, che ho l’onore di presiedere, all’Amministrazione Comunale per la collaborazione, alla Regione Marche, alla Diocesi di Fabriano Matelica, alla Fondazione Carifac e Carifac’Arte, al Lions Club Fabriano, all’Avis,  ai partner tecnici come Flexus Iniziative Roma, Contatto, l’emittente Radio Gold , a tutte le aziende e gli sponsor che hanno reso fattibile questa edizione, ai curatori delle mostre, ai commercianti, ai baristi e ristoratori ed infine un immenso grazie ai fabrianesi che in questi anni, con la loro massiccia partecipazione, hanno sempre creduto in Revaivol’70 e lo vivono tuttora con tanta passione ed affetto.

Gigliola Marinelli

Luciano Robuffo, presidente Ass.ne Gold Eventi