Innovazione in architettura e gusto a tavola, Diasen porta le Marche a Milano
La Diasen di Sassoferrato mette in vetrina la regione con un evento dedicato ai materiali dell’architettura mediterranea e concluso con una grande proposta di eccellenze enogastronomiche marchigiane. Le Marche protagoniste, nei giorni scorsi, a Milano per un evento dedicato alla sostenibilità, all’innovazione e all’architettura del futuro. Un grande evento che ha coinvolto circa 100 architetti e professionisti dei principali studi milanesi nello sperimentare e nel dibattere attorno ai materiali del “Costruire Mediterraneo”, come è stato ribattezzato quel mix di conoscenze secolari, di tecniche tradizionali e di materiali naturali oggi riproposto con una visione moderna e con tecnologie evolute. L’evento è stato organizzato dalla Diasen, azienda di Sassoferrato leader nel settore dei materiali per l’architettura sostenibile, e dalla prestigiosa rivista The Plan – Architecture Magazine. Un appuntamento molto atteso nel quale il Presidente di Diasen, Diego Mingarelli, (foto), è riuscito a coinvolgere interpreti di punta dell’architettura italiana come Alfonso Femia, Flavia Brenci, Simone Gheduzzi, Mino Caggiula, Nicola Leonardi e Nicola Zucca. Il tutto in una location di straordinaria bellezza come la Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano, opificio storico in cui si producevano campane e dove oggi si ospitano mostre, presentazioni e manifestazioni culturali di prestigio. Come a Fabriano qualche settimana fa i professionisti si sono trovati alle prese con tele, pennelli, spatole e tamponi per utilizzare artisticamente Decork Mediterraneo, decorativo materico a base di sughero e argilla e prodotto di punta di un’azienda come Diasen conosciuta nel mondo per importanti progetti come il Palazzo Reale di Èvora in Portogallo, il Belgrade Waterfront nella capitale serba o il Terminal Crociere del porto di Lisbona. La giornata, dal tema “Prospettive di comfort: i materiali del Mediterraneo nella rigenerazione dell’abitare”, si è articolata in tre momenti distinti ma correlati tra loro. Il primo, appunto, con l’originale “esperimento” applicativo su tela dove i professionisti si sono cimentati con materiali, colori ed effetti. Poi è stato il momento della tavola rotonda coordinata da Nicola Leonardi, direttore di The Plan. Tra i relatori anche il presidente di Diasen, Diego Mingarelli che ha voluto sottolineare la portata culturale dell’evento. “Per me e per Diasen – ha detto – essere qui a Milano rappresenta, nello stesso tempo, un punto di arrivo e un punto di partenza. Giungiamo nella capitale dell’architettura italiana con una visione forte legata alla tradizione del costruire mediterraneo che ha suscitato grande interesse tra i professionisti e da qui partiamo per una nuova avventura legata a un’idea di comfort sostenibile capace di tenere insieme benessere, salubrità ed estetica. Il bene e il bello dell’uomo e per l’uomo al centro di un’architettura del futuro chiamata a generare bellezza”. L’evento si è concluso nel suggestivo scenario della Fonderia Napoleonica, con una cena di gala dedicata alle Marche e alle sue eccellenze enogastronomiche. Lo chef Simone Chiodi di Ristorart ha proposto un ricco repertorio di piatti: dalla salumeria dell’entroterra, al fritto marchigiano fino alla ricetta settecentesca dei vincisgrassi di Antonio Nebbia. Il tutto abbinato ai vini della cantina Casalfarneto scelta da Diasen per la qualità dei suoi prodotti enologici e per la comune visione del territorio e delle sue radici.
Un convegno
A lezione dall’archistar Benedetta Tagliabue: Diasen, The Plan e Univpm insieme per un convegno colori, forme e struttura del costruire moderno. Sarà Benedetta Tagliabue, archistar famosa in tutto il mondo per aver firmato importanti progetti come il Parlamento Scozzese a Edimburgo o il Mercato di Santa Caterina a Barcellona, l’ospite d’onore di un grande evento dedicato a innovazione e sostenibilità nella progettazione che si terrà giovedì 8 giugno dalle ore 16.00 alle 18.30 all’Aula Magna della Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche. L’evento, dal titolo “L’architettura della pluralità. Colore, forma, struttura: i materiali del progetto contemporaneo”, è stato organizzato da Diasen, azienda di Sassoferrato leader nella produzione di materiali per l’architettura sostenibile, con la rivista The Plan – Architecture Magazine in collaborazione con l’Univpm. “Lo scorso novembre nella stessa aula in cui incontreremo Benedetta Tagliabue – spiega Diego Mingarelli, presidente di Diasen – avevamo presentato uno studio che metteva in evidenza come le persone fossero disposte a investire anche il 30% in più per raggiungere obiettivi di comfort. Secondo noi l’architettura del futuro dovrà mettere al centro la salubrità e la bellezza che sono elementi fondamentali del comfort. Per questo ragionare di materiali, forme, colori e strutture di un’architettura plurale significa ampliare l’orizzonte del comfort coniugando performance ed emozioni, il funzionale con il bello e il buono di un nuovo modo di costruire”. All’evento parteciperanno anche il rettore Gianluca Gregori, Viviana Caravaggi Vivian e Stefano Capannelli, rispettivamente presidenti dell’Ordine degli Architetti e dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona, Gianluigi Mondaini, docente di Composizione Architettonica e Urbana all’Univpm, le architette Chiara Ternullo (Ternullomelo Architects) e Silvia Vespasiani (Area Lavori Pubblici e Paesaggio) e l’ingegner Claudio Tombolini (Ora Ingegneria e Architettura).