Cerreto d’Esi e Serra San Quirico alla conta dei danni dopo il maltempo
Cerreto d’Esi – Si torna lentamente alla normalità anche a Cerreto d’Esi, la cittadina dell’entroterra fabrianese che più ha avuto a che fare con l’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna e parte delle Marche. Il sindaco, David Grillini, è alla conta dei danni con gli operai comunali, i volontari, la protezione civile e le forze dell’ordine al lavoro. “L’allarme è rientrato: il livello dei corsi d’acqua al momento, sembra tornare nei limiti accettabili” spiega il primo cittadino dopo un monitoraggio durato metà settimana non senza alcuni piccoli allagamenti nella periferia. “Abbiamo fatto delle perlustrazioni per individuare i primi interventi intesi come taglio degli alberi pericolanti e rimozione dei tronchi dall’alveo – dice il sindaco.- Sono emerse diverse situazioni critiche che, compatibilmente con le condizioni meteo, cercheremo di attenuare, perché ovviamente intervenire con la pioggia diventa problematico e anche pericoloso”». Le situazioni più complicate si sono avute, a seguito dell’innalzamento del fiume Esino, in zona Monterustico, in via Campodonico, zona Bargatano e zona Busche con l’acqua in alcuni garage e strade allagate. “Per i tanti tronchi nel letto del fiume, temiamo che non sia necessario solo un paio di giorni di bel tempo, ma piuttosto che il livello idrico cali notevolmente. Nel complesso – conclude Grillini – la situazione è abbastanza sotto controllo anche se la nostra preoccupazione sono alcuni alberi da sistemare anche se nei giorni scorsi un intervento dei vigili del fuoco in un caso in particolare ha mitigato il rischio”. Ricordiamo che mercoledì si sono avuti a Cerreto d’Esi i primi piccoli allagamenti circoscritti alla zona “Quadrelle”. Il sindaco ha sollecitato il controllo delle caditoie con gli addetti che stanno eseguendo il ripristino laddove necessario. Situazione sotto controllo a Fabriano: i residenti, però, chiedono una maggior pulizia del letto del fiume Giano invaso dalla vegetazione soprattutto nel tratto che dal quartiere Piano arriva in centro passando in via Fontanelle, piazza Garibaldi e via Le Conce.
Qui Serra San Quirico
“Nessun nuovo crollo, per il momento. Speriamo che la situazione non peggiori”. Il sindaco di Serra San Quirico, Tommaso Borri, a pochi giorni dal cedimento di parte delle Mura antiche in prossimità di Porta Forchiusa, traccia un primo bilancio. “Abbiamo dichiarato lo stato d’emergenza, come consigliato dalla Protezione Civile, e siamo in attesa di capire come muoverci. Certo è che il nostro Comune non può sostenere da solo la ristrutturazione: i mezzi finanziari che abbiamo non lo consentono”. L’area è stata transennata. “Stiamo comunque predisponendo la partecipazione al bando regionale per la riqualificazione delle mura”. Con le forti piogge dei giorni scorsi, infatti, sono crollate una parte delle Mura in prossimità della chiesa di Sant’Angelo del Pino. “E’ un’area non abitata, fortunatamente. Il danno purtroppo è molto rilevante” dice amareggiato il sindaco. Intanto prosegue il lavoro di ricognizione dopo l’ondata di maltempo. “Si è aggravata la situazione di qualche strada nelle campagne di Serra San Quirico dove si sono verificati piccoli smottamenti. Il fiume Esino – conclude Borri – è sotto controllo”.
Marco Antonini