Fabriano isola felice? La riflessione di Olindo Stroppa

Fabriano – Una riflessione sulla nostra città da parte dell’ex consigliere comunale di Forza Italia, Olindo Stroppa.

di Olindo Stroppa

Fabriano isola felice? Da circa un anno sembra che Fabriano sia diventata un’isola felice. Nessuno protesta più per la sanità, per la chiusura del punto nascite, per chiusura del reparto di pediatria. Nessuno si occupa più del disagio dei 6.000 disoccupati, del calo demografico, della sicurezza, del decoro urbano, della pedemontana Fabriano-Sassoferrato, della rotatoria alla Pisana, della ricostruzione post sisma. Mi fermo qui perche l’elenco sarebbe molto lungo. Dove sono finiti i commercianti che tanto protestavano per la chiusura del centro storico? Leggo solo autocelebrazioni della nuova Amministrazione per la realizzazione di opere già previste in precedenza. Nel bilancio di programmazione del 2023 oltre agli aumenti di tassazioni e servizi al cittadino, non vedo idee per affrontare i problemi reali dei cittadini, alcuni dei quali ho elencato.

Capisco che una parte di queste problematiche non sono di competenza comunale, questo non vieta però di farsene portavoce presso le sedi competenti. L’opposizione in consiglio comunale non ha poteri decisionali, ma solo di controllo e di denuncia. Purtroppo noto con dispiacere che, chi prima tanto urlava per il problema sanitario, per la disoccupazione, per la chiusura del punto nascite e del reparto pediatria ora tace. Oltre ad occuparsi delle solite buche, poco fanno per i problemi reali della città. Fabriano è diventata un’ isola felice come nelle favole? Oppure per rassegnazione, per assuefazione o per paura tutti tacciono? Vedo la nostra città che sta scivolando nell’indifferenza degli abitanti nel più completo abbandono.

Non basta mettere due palate di breccia delle buche per risolvere i danni fatti in dieci anni di abbandono, non si può curare con un cerotto una grave ferita. È passato quasi un anno dall’insediamento di questa amministrazione, i cittadini vogliono i fatti. Non dite che i soldi non ci sono, anche per il 2023 avremo a disposizione circa 1.500.000 euro (un milione cinquecento mila) dovuto al blocco dei mutui per il sisma.
Per volere una città moderna e turistica bisogna renderla bella ed attraente a cominciare dall’arredo urbano. Quei cassettoni di ferro che tutti abbiamo criticato ancora lì vedo al loro posto, la nuova illuminazione led del centro storico è un miraggio, le strade di accesso al centro sono mulattiere, l’ingresso in città da chi proviene dall’uscita Fabriano Ovest è degno di una città del terzo mondo. Il rodaggio è finito ora bisogna agire, staremo a vedere con fiducia.