Da Fabriano a Trecastelli: La Merceria delle sorelle Monti rivive con Liana Belbusti
“Il 15 settembre un destino ingiusto e beffardo ha deciso per me, un’alluvione catastrofica ha spazzato via la mia attività in una manciata di minuti. Da subito ho realizzato che ripartire per me sarebbe stato impossibile. Però a volte accadono cose grandi, si è innescata una catena di solidarietà fuori ogni immaginazione nei miei confronti, sotto ogni forma, umana e materiale, di tanti privati della comunità dove lavoro, ma anche da persone che non conoscevo, primo fra tanti ricevere parte dell’arredamento in donazione da una merceria di Fabriano che chiudeva per sopraggiunta pensione delle titolari. E’ stato il primo mattone da dove ripartire. Tante altre iniziative intraprese mi hanno dato la forza di reagire, non sono stata lasciata mai sola e, grazie alla volontà di tanti, sabato 3 dicembre scorso con l’inaugurazione, si è festeggiata la rinascita della merceria”. Queste le commosse parole di Liana Belbusti, titolare della merceria “Filomania” nel comune di Trecastelli che, grazie ad una catena di solidarietà nazionale, ha potuto aprire di nuovo la sua attività, devastata dall’alluvione del 15 settembre. Avvicinandoci al Santo Natale, ho scelto di raccontarvi questa storia, donarvi una “buona notizia” in un contesto in cui anche noi giornalisti facciamo fatica a scovare narrazioni di rara umanità che riscaldano il cuore, in questo momento in cui tutti ne abbiamo fortemente bisogno. Ho raggiunto Liana e le sorelle Anna Maria e Gabriella Monti, che hanno contribuito a rendere possibile la rinascita del sogno di Liana, quando ormai sembrava tutto perduto. Un racconto in cui la magia del Natale si sostanzia in fatti ed opere concrete.
Un primo Natale senza godere della vostra vetrina natalizia della Merceria Riccardo in via G.B. Miliani e senza i vostri preziosi consigli per le decorazioni natalizie home made, come lo state vivendo questo Natale particolare?
Abbiamo due sentimenti totalmente diversi per questo primo Natale da “pensionate”. Il primo è che, dopo tantissimi anni, ci possiamo godere la nostra famiglia ed i preparativi in pieno relax, l’altro è che comunque ci manca il rapporto di amicizia che, dopo circa 40 anni di lavoro, avevamo con le nostre clienti, soprattutto in questo periodo di lavoro per decorazioni e cucito creativo home made per abbellire la casa.
Vorrei ripercorrere con voi la storia della vostra attività: quando avete iniziato e come è cambiato nel tempo questo settore merceologico?
Nel 1983 eravamo senza lavoro. Per puro caso abbiamo saputo che Riccardo Carmenati, proprietario della merceria che allora si trovava in via Felice Cavallotti, vendeva l’attività. Ci abbiamo pensato pochissimo e siamo andate immediatamente a parlarci. E’ stato un incontro fortunato per entrambi perché noi siamo piaciute a lui e Riccardo è stato disponibile con noi, che eravamo completamente digiune di tutto quello che concerne la vendita in una merceria. Con il passar del tempo abbiamo maturato esperienza e fatto nostre attività di hobbistica, organizzando corsi e restando sempre aggiornate sulle novità del momento. Questo è stato possibile quando, dopo il terremoto del 1997, ci siamo trasferite in via G.B. Miliani. La merceria non era più solo ago e filo, ma è anche diventata un punto di ritrovo per consigli e aiuti.
Quanto ripensate alla vita in merceria, ci sono degli episodi o dei personaggi particolari che non dimenticherete mai?
Tutte le nostre clienti sono particolari, ci sono rimaste nel cuore e ognuna ci ha lasciato un ricordo. Le piccole allieve dei corsi di cucito creativo ci avevano “ribattezzato “con i nomi “Filomena e Agostina”, nomi nati da Filo e Ago nostre armi di battaglia. Gabriella era la “maga” delle lampo perché riusciva miracolosamente ad aggiustarle. Quando veniva in negozio Mr Brown , mitico cliente anglosassone, non potevamo fare a meno di acculturarci con qualche parola del suo inglese in cambio anche di piccoli segreti culinari marchigiani. Questo solo per citare qualche aneddoto!
Avete donato l’arredamento del vostro negozio ad una collega di Trecastelli, la merceria “Filomania” di Liana, che ha perso tutto a causa dell’alluvione del 15 settembre scorso. Come è nata l’idea di un gesto così nobile?
A fine settembre, prima della chiusura, un nostro rappresentante è venuto a salutarci e, parlando dell’alluvione appena avvenuta, ci ha reso partecipi della situazione della merceria Filomania di Liana situata a Trecastelli. Immedesimandoci nella sua situazione, non abbiamo esitato un secondo a donare il nostro mobilio. Dopo varie telefonate ci siamo incontrate nel nostro negozio per conoscerci di persona, mostrare le varie strutture ed organizzare il trasferimento. Ci ha fatto partecipi della sua situazione drammatica ed il suo ringraziamento è stato per noi la più grande soddisfazione.
Che emozioni avete provato nel rivedere il vostro arredamento, il vostro “negozio”, prendere di nuovo vita con Liana?
Rivedere i nostri mobili nel suo nuovo negozio ci ha fatto commuovere, come se lanostra attività non fosse completamente finita.
Un augurio di Buon Natale a Liana ed alle vostre affezionate clienti?
L’affetto che abbiamo ricevuto dalle nostre clienti ha superato le nostre aspettative perché non pensavamo di essere per loro un punto di riferimento. Ci siamo salutate con lacrime e dolci parole. Questo rimarrà sempre in noi come un ricordo indelebile. Facciamo tanti auguri di un sereno Natale a tutti e uno in particolare a Liana e famiglia perché la sua attività possa ripartire alla grande!
Gigliola Marinelli
Nelle foto: Liana Belbusti, titolare della merceria Filodoro di Trecastelli, post alluvione e inaugurazione del 3 dicembre scorso.