Il momento della preghiera per il giovane fabrianese
Fabriano – Quella di ieri è stata la giornata del silenzio a Fabriano. Amici e conoscenti si sono stretti intorno ai familiari del 32enne che, dopo 24 ore di ricerche, venerdì pomeriggio, è stato ritrovato, privo di vita, in località Civita, non lontano dalla città. La domenica è stata dedicata alla preghiera. A parlare, in Cattedrale, è stato il parroco, don Antonio Ivan Esposito. “Chiedo a tutta la comunità di pregare e di essere vicini con l’affetto e la consolazione ai genitori e alla sua famiglia per la perdita così tragica del giovane. Il Signore, che lo ha accolto nel suo regno di luce e di pace, conceda a tutti i suoi cari la fortezza in un momento tanto doloroso. Splenda la luce di Cristo sul suo volto” le parole del parroco. Proprio in questa chiesa, San Venanzio, con ogni probabilità domani, avranno luogo le esequie.
Anche il Comune di Fabriano ha manifestato cordoglio. “Esprimo la mia vicinanza, quella dell’Amministrazione e della città intera – dice il sindaco, Daniela Ghergo – alla famiglia del giovane escursionista tragicamente scomparso. La macchina dei soccorsi, alla quale va il mio ringraziamento, si è subito messa in moto e ha operato con grande professionalità e dispiegamento di forze, lavorando senza sosta nella speranza di riuscire a salvare una giovane vita. Purtroppo l’epilogo è stato tragico. Ci stringiamo ai genitori e ai fratelli del ragazzo – conclude il primo cittadino – partecipando al loro immenso dolore”. Il 32enne era uscito di casa venerdì mattina per una passeggiata in montagna. Nel tardo pomeriggio i genitori, non vedendolo tornare, hanno lanciato l’allarme. Sabato, intorno alle ore 19, dopo quasi 24 ore di ricerca, la svolta. Il corpo è stato rinvenuto in un dirupo, pieno di vegetazione e alberi, in località Civita. L’auto, in mattinata, era stata ritrovata a Vetralla, periferia della città, e da lì erano scattate le ricerche, ininterrotte, che hanno coinvolto circa 80 addetti.
Marco Antonini