Fabriano – La Tari aumenta. Segnalazione ad Arera e Ministero

La tassa sui rifiuti aumenta a Fabriano fino all’8% per le utenze non domestiche e massimo del 6,7% per le utenze domestiche. Una casa con tre persone, 100 metri quadrati, ad esempio, comporterà un aumento di spesa di 11,55 euro.

Il motivo? I costi delle utenze e dei carburanti che aumentano in continuo e rendono più dispendiose tutte le operazioni che gli addetti quotidianamente effettuano. I residenti, però, dicono no e protestano. Di questo si parla, in queste ore, nel corso del penultimo consiglio comunale convocato dalla giunta uscente guidata dal sindaco pentastellato, Gabriele Santarelli. E’ una delle ultime grane che l’Amministrazione comunale deve affrontare. Per il sindaco si tratta di un “aumento ingiustificato”. A spiegare la situazione è il primo cittadino: “L’aumento è dovuto alla crescita dei costi delle utenze e dei carburanti che gravano sul gestore Anconambiente” dice Santarelli. “Con il nuovo metodo Arera il Piano Economico Finanziario della Tari che stabilisce il costo del servizio, non è più di competenza del Comune, ma viene determinato dall’ATA e dal gestore del servizio. Il Comune si limita a prenderne atto. Già lo scorso anno era stato previsto un aumento superiore al 15%, ma Anconambiente si era resa disponibile a rinunciare a una parte delle somme che avrebbero dovuto incassare e questo ha consentito di mantenere la Tari pressochè invariata. Quest’anno, con l’aumento delle utenze, non hanno accordato tale diminuzione”. Di conseguenza, in un momento storico in cui tutto aumenta, ad eccezione degli stipendi, c’è anche da far fronte all’aumento di questa utenza. Da mesi, infatti, si registrano spese extra non previste in tutte le famiglie, non senza difficoltà. Secondo Santarelli “l’aumento della Tari in realtà secondo noi è ingiustificato perchè il rapporto con il gestore Anconambiente è regolamentato da un contratto di servizio dove viene fissato anche il costo. Il servizio è invariato per cui anche il costo dovrebbe essere lo stesso. In effetti Anconambiente ci sta fatturando il valore contrattuale che è più basso di quello inserito nel Piano Economico Finanziario. Le risorse in più che il Comune incasserà verranno accantonate e ci sarà eventualmente la possibilità di utilizzarle per riconoscere delle agevolazioni”. Intanto si studia il da farsi. “Stiamo per inviare una segnalazione ad Arera per chiedere spiegazioni. Ho anche personalmente parlato con il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli – conclude il sindaco di Fabriano – che si sta interessando visto che il problema è comune a molte amministrazioni”. Ricordiamo, intanto, che la rata di acconto Imu relativa a quest’anno scadrà il prossimo 16 giugno. Dovrà essere calcolata con le aliquote approvate per l’anno 2021 come da deliberazione del Consiglio comunale del 19 aprile.

Marco Antonini