Accusato di danneggiamento dell’auto, anziano fabrianese assolto

Un fabrianese di 75 anni assolto, dal giudice del tribunale di Ancona, per non aver commesso il fatto. Dopo cinque anni e mezzo è arrivata la parola fine all’odissea che un anziano della città della carta e residente nel quartiere Borgo ha dovuto vivere in questo tempo. Il tutto è nato a seguito di un presunto danneggiamento dell’auto del vicino di casa. Il 75enne, difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto, è stato assolto con formula piena e ora riacquista serenità. “Sono voluti anni e perizie per arrivare alla sentenza – dice Benvenuto (foto) – che ha stabilito l’assoluta estraneità del mio assistito a quanto gli veniva imputato”. Tutto è iniziato nel mese di agosto del 2016. Ci troviamo in via Romagnoli, quartiere Borgo di Fabriano, quando il vicino di casa del 75enne denuncia il danneggiamento dello sportello anteriore destro dell’autovettura. L’uomo aveva sporto denuncia precisando che qualcuno, facendo retromarcia, avrebbe danneggiato quello sportello transitando, a passo d’uomo, con un oggetto contundente. Nel corso del processo il giudice, Lamberto Giusti, ha sentito più volte sia il proprietario del mezzo che l’anziano accusato di quel danneggiamento che ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento. Così il giudice, su richiesta dell’avvocato Benvenuto, ha nominato un perito, per un ulteriore accertamento per verificare se quello che il proprietario dell’auto aveva denunciato corrispondesse a verità. Il perito dopo uno studio ha attestato che dalla posizione in cui si trovava il denunciante non era possibile vedere quello che stava accadendo alla sua macchina. Nel frattempo sono stati sentiti anche alcuni vicini considerati testimoni non oculari dei rapporti non idilliaci tra i due protagonisti della vicenda. Così, in assenza di altre prove, l’anziano fabrianese, è stato assolto, nei giorni scorsi, perché il fatto non sussiste. “L’uomo – conclude l’avvocato Ruggero Benvenuto – ha sofferto molto in questi anni per come è stato accusato, ingiustamente, di un episodio grave, ma non commesso da lui”.

Marco Antonini