La nuova sfida di Maria Paola Merloni, la macchina per fare il gelato
Ci eravamo lasciati allo scorso autunno. Il libro scritto sul papà Vittorio (Oggi è già domani, che poi a novembre avrebbe vinto il premio Biella letteratura e industria) e «il desiderio di reincontrarlo» come dichiarò al Corriere Adriatico presentando le 300 pagine edite da Marsilio. Il ritorno di Maria Paola Merloni – una vita tra l’azienda di famiglia, poi due anni a capo di Confindustria Marche infine tre legislature tra Camera e Senato – viene annunciato con grande anticipo dal Sole24Ore. La sua sfida imprenditoriale è un’azienda che traslerà il concept delle macchine da caffè – prodotto da fare in casa con le cialde – sul mondo del gelato.
Il punto del Corriere Adriatico
L’azienda, che si chiamerà TooA, nasce dalla segnalazione di un ex manager Indesit poi in Ferrero, Aldo Uva che si innamora di un prototipo brevettato dall’Università di Bristol. Siamo nel 2019: in mezzo due anni dilatatissimi dalla doppia ondata Covid. Non proprio una storia semplicissima che ora però ha ingranato la marcia. TooA per ora esiste solo nei registri delle imprese (la sede in via delle Fornaci, attività concentrata su «sviluppo e realizzazione di tecnologie innovative, macchinari derivati dalle medesime e prodotti per la produzione di gelati, sorbetti, frozen yogurt, ghiaccioli e altri dolciumi») ma presto il suo lavoro affiorerà in superficie.
L’azienda si è data tempi più precisi nelle ultime settimane: lo stato dell’arte è che si sta mettendo a punto la versione definitiva della macchina poi questa estate ci sarà la fase di distribuzione controllata per i test. A settembre si parte con le vendite. Un amministratore delegato di 29 anni (Giulio Camillo Zuccoli), sette milioni di investimento iniziale coperto proprio dalla Merloni, primo step sul mercato italiano con entrata su quello francese e tedesco nel giro rispettivamente di 12 e 24 mesi. Questi sono gli elementi che si conoscono della struttura della nuova azienda targata Mp Merloni.Il business plan prevede due anni per arrivare al pareggio di bilancio e dal terzo in poi i profitti. Il centro della storia, si diceva, è Fabriano: la macchina per fare gelati singoli in casa nascerebbe proprio nella città della carta prodotta presso fornitori locali mentre il preparato (l’equivalente della cialda per il caffè, ndr) sarebbe realizzato in Piemonte. Da inquadrare le ricadute sul territorio: la Merloni con questo progetto spera di dare un piccolo contributo alla sua comunità.