Genova: il fascino della “Superba”

Genova è una città da scoprire, una città che non si rivela tutta subito, scontrosa, ma nello stesso tempo travolgente, intrigante e da esplorare nel suo centro storico dove i vicoli medievali, i caruggi salgono ripidi e improvvisi dal porto arrampicandosi fino a tutto il centro. Percorso intricato eppur così organico con le sue salite e piazzette, i campi, sembra di passeggiare nella storia tra le note delle canzoni del cantautore poeta Fabrizio De Andrè, così ammiriamo anche San Lorenzo, il palazzo Ducale e l’elegante salotto di Piazza De Ferrari. Genova città d’arte, Andrea Doria leggendario condottiero e ammiraglio della Repubblica di Genova fu uno dei principali artefici dello splendore della sua città, grandi artisti come Peter Paul Rubens son passati qua: il fiammingo rimase talmente impresso dalla bellezza e dalla magnificenza dei suoi sontuosi palazzi seicenteschi che al suo ritorno in Anversa pubblicò l’antologia delle meraviglie architettoniche della Superba. La città conserva tuttora diversi capolavori di Rubens, ma anche di altri fiamminghi come Antoon Van Dyck, presenti nei palazzi nobiliari genovesi adibiti a musei in quella meravigliosa strada patrimonio mondiale UNESCO denominata i Rolli.

Genova, “superba per gli uomini e per le mura”, come la definì appunto il Petrarca, qui nacque anche il celebre navigatore Cristoforo Colombo. Genova e il football, il Genoa Cricket and F.C il più antico club italiano di football, venne fondato nel 1893 dall’inglese James Spensley, un bel museo al Porto Antico celebra la storia secolare del Genoa, in una città che vanta grande passione e tradizione calcistica anche con l’altro club cittadino, la Sampdoria. Patrimonio Unesco, Repubblica Marinara con un passato illustre di regina commerciale, un tempo dominava i mari, il suo porto divenne lo scalo maggiore in Europa, impressionò per la sua eleganza, bellezza e ricchezza architettonica grandi uomini illustri e viaggiatori come Cechov, Nietzsche, Freud, Richard Wagner. Tanti i cantautori della scuola genovese come Bindi, Baccini, Endrigo, Fossati, Gino Paoli, Tenco, le note romantiche e sentite di “Genova per noi” di Bruno Lauzi e Paolo Conte e poi De Andrè che ne esaltò nelle sue note la forza della natura, della vita, della morte, il vento e il mare in continuo movimento, le sue donne, i marinai…con la potente Crêuza de mä.

Francesco Fantini