LABSTORIA: Promemoria per i candidati a sindaco di Fabriano

Promemoria di LABSTORIA per i candidati a Sindaco di Fabriano nella consiliatura 2022-2027

Lo studio della storia locale e la ricerca suggeriscono e alimentano la partecipazione alla vita comunitaria che esprime la volontà del popolo fabrianese artefice e protagonista del governo comunale e arbitro delle principali scelte politiche e amministrative future. La conoscenza della realtà sociale ed economica dell’area appenninica delle Marche centrali, di cui il Comune di Fabriano è il naturale epicentro, induce a valutare e aumentare il livello culturale della comunità e della classe dirigente delegata democraticamente a governare.

Seguendo tale indirizzo LabStoria svolge la sua attività istituzionale di promozione culturale – come da «Protocollo d’intesa» stipulato il 27 aprile 2020 con il Comune di Fabriano – per sviluppare la memoria storica collettiva e valorizzare le testimonianze locali di natura archivistica, bibliografica, artistica e ambientale, aventi valore di civiltà. Con l’insegnamento ricevuto dal passato remoto e recente studia la storia locale riguardante gli aspetti sociali, economici e ambientali del territorio, i cambiamenti epocali vissuti dalla comunità fabrianese, la identificazione dei protagonisti e delle associazioni che hanno caratterizzato gli eventi più significativi dell’eterno divenire. LabStoria vuole così contribuire a ravvivare Fabriano, a risolvere i problemi della sua crisi economica, della disoccupazione e a sviluppare l’educazione civica e politica.

Tutto ciò premesso, LabStoria, per contribuire allo sviluppo del bene comune, si permette di trasmettere ai candidati a Sindaco di Fabriano il seguente promemoria che evidenzia alcune problematiche (raggruppate in cinque ambiti) da risolvere con l’indispensabile intervento della futura Amministrazione Comunale.

Promemoria

1° AMBITO: BENI ARCHIVISTICI E BIBLIOGRAFICI

Come evidenziato nelle giornate di studio svoltesi a Fabriano il 15-16-17 ottobre 2021 su «Romualdo Sassi e la storia locale a Fabriano: il passato ha vita dal presente», la Biblioteca Multimediale Romualdo Sassicon annesso Archivio Storico devono ritenersi il fulcro culturale della città, in quanto luogo in cui sono conservate le sue memorie storiche, poi in quanto principale luogo di aggregazione e di studio per gli studenti fabrianesi e per gli studiosi in genere.

Per tale ragione si propone di:

ripristinare il vecchio orario di apertura e chiusura della biblioteca (9-13, 15-19) regolarizzando i contratti del personale che vi opera e adeguandoli al loro effettivo livello;
ripristinare il vecchio orario di accesso all’Archivio Storico (lo stesso della biblioteca), con l’assunzione in pianta organica tramite concorso, a tempo indeterminato, di un’archivista in sostituzione della precedente, andata in pensione;
unificare l’Archivio Storico Comunale, sistemando e mettendo in sicurezza i fondi archivistici (secoli XIX e XX fino al 1981-1982) ora giacenti in un magazzino del foro boario, nei locali del San Flippo, adiacenti alla sede della Biblioteca Multimediale Romualdo Sassi;
recupero dell’Archivio notarile mandamentale,trasferito in Ancona dopo la soppressione della Sezione di Fabriano dell’Archivio di Stato di Ancona, con una convenzione tra il Comune di Fabriano, l’Archivio di Stato di Ancona e la Soprintendenza Archivistica delle Marche nella quale il Comune richiedente si impegna a predisporre una sede adeguata e garantire la conservazione e la fruizione del patrimonio archivistico che  gli viene affidato;
predisporre un progetto tecnico-strutturale-finanziario, d’intesa con l’Ufficio tecnico del Comune e con la Soprintendenza ai Beni archivistici e bibliografici delle Marche, per recuperare il Complesso Francescano del San Filippo e verificare la possibilità di destinarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale, dell’Archivio NotarileMandamentale, dell’Archivio del Teatro Gentile, dell’Archivio dell’Ospedale;
verificare la possibilità di utilizzare l’Art Bonus per la sistemazione del San Filippo, dando la possibilità a chi investe nella cultura di beneficiare di un credito fiscale del 65% (Art. 1 DL 83/2014 convertito nella Legge 106/2014).

2° AMBITO: BENI ARTISTICI

Considerando che attualmente i contenitori dei beni artistici sono molteplici e dislocati in punti lontani tra loro della città, impedendone una ottimale fruizione da parte dei visitatori e degli studiosi, con un unico biglietto d’ingresso, si propone la seguente riorganizzazione:

nell’attuale sede della Pinacoteca, nel palazzo del Buon Gesù, resterebbe l’esposizione dell’arte bizantina, medievale, moderna, da mettere sempre più in collegamento con il Museo Diocesano e alcune Chiese della città, che sono dei veri tesori d’arte, coinvolgendo nel servizio di guida i volontari del «Gruppo delle Giovani Guide» e «FaberArtis»;
nei Giardini del Poio si potrebbero collocare le sculture di Giuseppe Uncini, sempre che la Famiglia Uncini confermi la disponibilità a donarle o cederle in comodato al Comune, trasformando un luogo di passaggio in un luogo espositivo di grande impatto;
collegare le collezioni d’arte contemporanea, promuovendole unitariamente, con la condivisione degli eventi promozionali a esse collegati: «La casa di Ester in Pinacoteca, «La collezione Guelfo», «Le collezioni Mannucci-Ruggeri», «Il Museo Internazionale dell’Acquarello»;
localizzare la «collezione Trust Sirio Bellucci» che dopo l’evento Unesco non è stata più ricollocata, venendo meno all’accordo stipulato coll’artista prima della morte;
localizzare la «donazione Renzo Barbarossa», che, come concordato dalla Vedova con l’attuale Amministrazione comunale, doveva essere collocata in Pinacoteca in omaggio all’artista che curò il primo allestimento della Pinacoteca nel plesso del Buon Gesù;
riapertura alla fruibilità dei cittadini e dei turisti delle Cappelle di S. Domenico e di S. Agostino, dopo aver messo in sicurezza le omonime chiese di cui sono parte integrante.

3° AMBITO: POLO DELLA CARTA E DELLA FILIGRANA

Questo ambito ruota attorno al Museo della Carta e della Filigrana, l’istituzione culturale che ogni anno, in modo costante, attira più di trenta mila turisti da ogni parte del mondo, in tal senso una delle più visitate a livello regionale.

Da aggiornare è l’offerta culturale del museo. Sorto con l’ambizione di divenire anche un polo d’attrazione per quanto riguarda la ricerca e gli studi storici inerenti la cultura materiale e immateriale della carta e della filigrana, ha finito per esaurire la propria mission nella gestione del flusso dei turisti.

Per ridargli slancio e la funzione di simbolo di un primato che per secoli Fabriano ha fatto valere nel mondo, occorrerebbe dotarlo di un Consiglio di Amministrazione, a maggioranza «pubblica», in rappresentanza della città (il Sindaco), con la presenza di soggetti privati sensibili all’idea che la cultura possa costituire un investimento economico.

Si dovrebbe quindi costituire, come organo consultivo, il Comitato Scientifico del Museo della Carta e della Filigrana, formato da esperti e studiosi di storia della carta, scienze e tecniche cartarie, filigranologia, museologia, marketing, presieduto dall’Assessore comunale delegato alla cultura. Dovrebbe essere costituito di cinque elementi in rappresentanza di: Comune di Fabriano, Pia Università dei Cartai, Cartiere Fedrigoni, Fondazione Fedrigoni, Fondazione Carifac.

In questo modo si coordinerebbero meglio anche le iniziative che le singole istituzioni, in assoluta autonomia, pensano di intraprendere.

–  Riattivare UNIFABRIANO con master universitari concordati, organizzati e gestiti in collaborazione con l’Università (Unicam) di Camerino, l’Università Politecnica delle Marche, l’Istituto Tecnico Industriale Aristide Merloni, la Fondazione Fedrigoni Fabriano, la Fondazione Carifac.

4° AMBITO: CONSULTA PER I BENI, I SERVIZI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

Costituzione della Consulta per i beni, i servizi e le attività culturali, il decoro urbano, formata da esperti fra noti cultori e studiosi di arte, storia, archeologia, scienze, economia, sociologia, ecologia, museologia, bibliologia, archivistica, musica, urbanistica, design, informatica.

5° AMBITO: VALORIZZAZIONE AI FINI TURISTICI DEGLI STORICI CASTELLI E VILLE

Valorizzazione ai fini turistici degli storici castelli e villedella montagna fabrianese, incominciando da Albacina, Attiggio, Castelletta, Collamato, Precicchie, come pure degli eremi e le abbazie, numerosi nel territorio fabrianese e importanti non solo dal punto di vista religioso, ma anche storico, culturale, artistico e paesaggistico.

prof. Terenzio Baldoni , presidente LabStoria

 

Il documento è stato inviato e condiviso con: Centro Studi don G. Riganelli, FaberArtis, Fabriano Storica, Gruppo delle Giovani Guide, In Arte, Sezione FAI Fabriano, Ufficio Cultura Diocesi di Fabriano.

A titolo personale è stato condiviso da: Sandra Girolametti (presidente Ente Palio).

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