Freddo negli uffici comunali e muro di Nebbiano, il punto del sindaco Santarelli
Fabriano – Ritardi nel poter ottenere un appuntamento per rinnovare la carta d’identità scaduta. Molti cittadini fabrianesi lamentano che stanno aspettando mesi per potersi rivolgere allo sportello dell’Anagrafe per fare una pratica. Per il sindaco, Gabriele Santarelli, la criticità non è imputabile alla carenza del personale. “Dopo un periodo durante il quale si sono concentrate molte richieste per i rinnovi delle carte di identità provocando attese piuttosto lunghe, la situazione si sta normalizzando. Prenotando oggi, ad esempio, è necessario aspettare circa un mese mentre prima era necessario molto più tempo” precisa il sindaco. Ogni settimana vengono fatte 53 carte di identità su prenotazione più altre in urgenza. Negli ultimi mesi del 2021 si sono concentrate le richieste di chi doveva rinnovare i documenti in scadenza, di chi aveva il documento scaduto da tempo, ma ancora valido grazie alle proroghe legate al Covid-19 e di chi ha voluto passare dalla carta cartacea a quella elettronica per usufruire di più servizi. “Il sistema delle prenotazioni, indispensabile e obbligatorio, ha chiaramente creato dei piccoli colli di bottiglia diminuendo il numero di utenti che si riesce ad accogliere ogni giorno. I tempi di attesa non sono legati a carenze di personale, ma a queste dinamiche. Man mano si tornerà a numeri più bassi e i tempi diventeranno più brevi” dice Santarelli.
L’altro problema, molto sentito dai dipendenti comunali che in più di un’occasione si sono lamentati di dover lavorare al freddo, è quello delle basse temperature registrate in diversi uffici del Comune. Negli ultimi giorni, con il ritorno della neve e della colonnina di mercurio che di notte è scesa sotto lo zero, i dipendenti si sono nuovamente lamentati del freddo e sollecitano un intervento risolutore. “Siamo in attesa che vengano formalizzati gli atti che consentiranno di sostituire l’intero parco caldaie che inizialmente verrà affiancato a quello in funzione in modo tale da non provocare l’interruzione del servizio” precisa il sindaco.
Intanto c’è un’altra questione che tiene banco. E’ quella relativa al muro pericolante di Nebbiano. Negli ultimi giorni è stata determinato la proprietà del manufatto anche grazie all’interlocuzione con l’avvocato della proprietà alla quale era stata indirizzata l’ordinanza di messa in sicurezza. “Abbiamo potuto prendere visione di documenti in mano alla controparte che ci hanno aiutato ad approfondire la questione e a prendere atto del fatto che la proprietà può essere attribuita al Comune. Da qui l’annullamento dell’ordinanza che quindi rappresenta un atto del tutto normale e dovuto. L’ufficio ha prodotto un’ipotesi progettuale di intervento sulla base alla quale ho già chiesto, per quanto di mia competenza, di procedere” annuncia Santarelli che replica ai consiglieri di minoranza Andrea Giombi e Giovanni Balducci, del Partito Democratico. “L’attività preferita – conclude il primo cittadino – è quella di produrre atti critici verso l’attività degli uffici facendo però intendere che le responsabilità siano da attribuire all’Amministrazione. Dispiace che in questi anni l’attività preferita di una certa opposizione, in particolare i consiglieri Andrea Giombi e Giovanni Balducci, sia stata quella di produrre atti critici verso l’attività degli uffici facendo però intendere che le responsabilità siano da attribuire all’Amministrazione. Questo nello specifico è un caso studio: di certo l’accertamento della proprietà del muro non è una attività che si può far ricadere sugli amministratori così come i tempi dell’intervento che seguono le regole della pubblica amministrazione, regole evidentemente ignorate da chi ha ricoperto per anni un ruolo da amministratore”.
Marco Antonini