Ospedale Profili, fondi per l’ala A inagibile dal 2016

A più di 5 anni dal sisma del 2016 qualcosa si muove all’ospedale Profili. Con i fondi ricostruzione post sisma, infatti, potrebbe rivedere la luce l’ala A, inagibile, che ha privato la struttura di Fabriano di circa 4.500 metri quadrati indispensabili per le varie attività. Una volta ristrutturata potrebbe ospitare il Distretto Sanitario che attualmente si trova in via Brodolini, quartiere Borgo. La Regione, quindi, potrebbe riuscire a sbloccare una situazione che va avanti da quando il terremoto ha messo nuovamente in ginocchio l’entroterra. A confermare la notizia è Carlo Ciccioli, capogruppo Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, che attacca il Partito Democratico e fa il punto della situazione. “La precedente Giunta – dichiara – non si è mai occupata di manutenzione, siamo stati costretti a impiegare tantissimi fondi per le scadenze immediate, come l’adeguamento anti-incendio per 1,1 milione di euro per la struttura di Sassoferrato. E, ancora, poiché non si sono mai preoccupati dell’ala A danneggiata dal sisma – prosegue – abbiamo deciso di destinare fondi per la ricostruzione del sisma di questa importante struttura dove, successivamente, sarà allocato il Distretto sanitario e le attività ambulatoriali, forse anche la Casa della salute. Poi intercetteremo ulteriori fondi per il Profili”. Dal capitolo ricostruzione post sisma legato anche al Pnrr i fondi necessari per rimettere in moto questa parte di ospedale che ospitava il Laboratorio Analisi, ora trasferito con grosse criticità logistiche e di personale e con i prelievi effettuati in Radiologia, tutti gli ambulatori, la Sala Parca e gli uffici. L’ala A è collegata, poi, ai locali che si affacciano sul chiostro di Sant’Agostino e allo storico oratorio dei Beati Becchetti. Dalla Regione, intanto, si cerca di monitorare la situazione del reparto Pediatria trasformato da anni in ambulatorio sei ore al giorno, nei feriali. “Il declassamento è una decisione totalmente presa dalla sinistra che ha determinato decisioni a cascata da parte del personale medico e infermieristico. Stiamo cercando di porre rimedio” annuncia Ciccioli.

Marco Antonini