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SS 76 – Fusti di cromo esavalente a Genga, domani vertice sul posto

Genga – Incidente stradale ieri mattina sulla SS, 76 all’altezza della Galleria Mariani, nel comune di Genga, in prossimità del luogo dove nei giorni scorsi sono stati ritrovati altri 4 fusti interrati di cromo esavalente. Cinque ventenni, residenti a Fabriano, sono rimasti coinvolti. Ferito uno solo di loro in modo serio, ma non in pericolo di vita, che è stato trasportato in codice rosso all’ospedale regionale Torrette di Ancona. Possibile trauma cranico ed escoriazioni. L’incidente è avvenuto ieri alle 5,30. Nella Peugeot vi erano cinque giovani, tutti residenti a Fabriano. All’improvviso, all’altezza del cambio di direzione nei pressi della galleria Mariani, direzione Fabriano, il conducente non ha svoltato in tempo per immettersi nel tratto a doppio senso di marcia, sbattendo violentemente contro il jersey in cemento e spostandolo di quasi un metro, a testimonianza del forte impatto. Dopo l’impatto frontale-laterale, l’auto si è intraversata occupando tutta la strada. Sul posto i vigili del fuoco di Fabriano, la Croce Verde di Serra San Quirico, l’ambulanza del 118 dell’ospedale Profili, la Croce Azzurra e la Polizia stradale per i rilievi. La tratta è rimasta chiusa quasi due ore. In questa zona, a Genga, si circola solo su due carreggiate, invece che quattro, perché da anni i lavori sono fermi a seguito del ritrovamento di fusti di cromo esavalente. Sei nel 2018, quattro la scorsa settimana. I lavori di bonifica, quindi, dovranno essere nuovamente aggiornati con ulteriore prolungamento dello stop ai lavori al viadotto Mariani. Domani vertice sul posto con l’assessore regionale Baldelli, il sindaco di Genga, Filipponi, Quadrilatero, Anas e Arpam.

Il punto 

E’ corsa contro il tempo per evitare di rimandare, a data da definire, dopo la nuova e lunga operazione di bonifica, il completamento della SS 76 nel tratto che riguarda il viadotto Mariani a Valtreara di Genga. Qui, nei giorni scorsi, sono stati ritrovati, interrati, altri 4 fusti di cromo esavalente, che sommati a quelli rinvenuti tra aprile e luglio 2018, si arriva a ben 10 fusti complessivi. “Ora bisognerà capire come si procederà in quest’area – dichiara Alessandro Bomprezzi, Fillea Cgil.- Ci confronteremo con Astaldi e con la Regione”. Sulla vicenda si sta interessando l’assessore regionale, Francesco Baldelli, che già venerdì ha convocato un primo tavolo di lavoro e domani, mercoledì, sarà a Genga. “Abbiamo tenuto un primo incontro con Provincia, Comune di Genga, Arpam e Quadrilatero per vedere come adoperarsi per mettere in sicurezza l’area ed evitare un allungamento dei tempi del cantiere. Una soluzione – evidenzia l’assessore regionale Francesco Baldelli – potrebbe essere rappresentata dall’impermeabilizzazione della roccia risultata contaminata in quanto fessurata, oltre alla rimozione dei bidoni e dei terreni in prossimità. Nel frattempo è necessario confinare gli elementi inquinati per evitare che possano contaminare ulteriori porzioni di terreno. Mercoledì si terrà un nuovo incontro, sul posto, per studiare le modalità di messa in sicurezza al fine di riattivare quanto prima i lavori per il completamento dell’infrastruttura”. Da anni si lavora per la bonifica a Valtreara. In questa traccia, infatti, tracce di cromo esavalente in profondità, sotto al viadotto, sono state trovate anche lo scorso marzo grazie a tre piezometri messi a 9 metri di profondità che hanno accertato cromo esavalente sulla roccia in profondità.

Marco Antonini