DISAGI AL CIMITERO DI S.MARIA: PARLA ANGELO COSTANTINI

A pochi giorni dal 2 novembre, giornata in cui si celebra la commemorazione di tutti i defunti, torna prepotentemente alla ribalta la questione dei lavori al cimitero di Santa Maria. A giugno del 2020 il sindaco del Comune di Fabriano Gabriele Santarelli ha interdetto, con ordinanza, l’accesso al reparto 8 del cimitero per salvaguardare la pubblica e privata incolumità. Nonostante il susseguirsi di interpellanze di consiglieri comunali di opposizione, per sollecitare delle risposte certe sull’inizio dei lavori di messa in sicurezza, ad oggi è ancora tutto fermo, con grave pregiudizio per le famiglie dei defunti che dalla data dell’ordinanza non hanno più accesso ai sepolcri dei loro cari. Ne parliamo con Angelo Costantini, ex assessore del Comune di Fabriano, la cui famiglia è interessata da questo disagio che si sta prolungando ormai da un tempo inaccettabile.

Angelo, in quale zona del Cimitero di Santa Maria hai sepolti i tuoi defunti?Sono tumulati nel padiglione 8 del cimitero di Santa Maria, nella parte superiore destra, ho sopra mio padre e sotto i miei nonni.

Da quanto tempo tu e la tua famiglia non potete accedere alla loro tomba

Sono oltre 18 mesi, tralasciando il periodo del Covid.

Come famigliari avete sollecitato il ripristino di questa situazione?

Avendo ricoperto il ruolo di amministratore, inizialmente non ho pressato, comprendendo che nella Pubblica Amministrazione ci sono dei tempi tecnici per intervenire. Ma non immaginavo di arrivare ad oggi con questa situazione che, sicuramente, non avrà una soluzione a breve.

Sabato scorso sei arrivato al punto di fare un esposto, perché?

Mia madre ha 82 anni e non è concepibile e giusto che una persona di quell’età non possa andare a portare un fiore o pregare sulla tomba del marito e dei propri cari. Quindi è inaccettabile, soprattutto dal punto di vista umano, è una situazione che grida vendetta e che mi ha spinto a procedere con un esposto contro il sindaco di Fabriano.

Entrando nel merito dell’esposto su cosa vuoi focalizzare l’attenzione?

Per me c’è un’interruzione di un pubblico servizio, in quanto non è permesso a nessun familiare di accedere alla tomba del proprio caro, come suo diritto. Anche il tempo di attesa rende l’interruzione di questo pubblico servizio ancora più grave. Consideriamo che le opere necessarie per la riapertura del cimitero, per quanto di mia conoscenza, non sono state nemmeno inserite nel piano triennale delle opere pubbliche, atto amministrativo propedeutico alla possibilità di inserire fondi nei relativi capitoli di spesa.

Cosa ti fa indignare oggi?

Parlando anche da ex amministratore è la prima volta che sono costretto ad intervenire per simili situazioni attraverso un esposto, non è accettabile. Qualcuno dovrebbe vergognarsi perché si infierisce sui defunti, che non possono rispondere. Ho ascoltato l’intervista rilasciata dal sindaco Santarelli a Radio Gold il 20 ottobre scorso. Resto basito che un sindaco dopo due anni mi dica che non conosce i problemi del cimitero di Santa Maria e chiede scusa. Scusa di che? Una risposta del genere è inadeguata ed è inadeguato chi lo dice. E’ vergognoso che lo dica, era meglio tacere. Ad aggravare tutto ciò, il sindaco dichiara che non ci sono soluzioni a breve quindi, secondo me, questo ulteriore prolungamento dei tempi sostiene il contenuto del mio esposto prolungando l’interruzione di un pubblico servizio. Un danno da sofferenza inimmaginabile per le famiglie direttamente coinvolte in questa incresciosa situazione.

Gigliola Marinelli