TURISMO: L’EX ASSESSORE GIUSEPPE GALLI SCRIVE A RADIO GOLD

Pubblichiamo una lettera dell’avvocato Giuseppe Galli, ex assessore alle attività produttive del Comune di Fabriano,  inviata all’attenzione del nostro direttore Gigliola Marinelli.

Caro Direttore, nella mia ormai consolidata veste di operatore turistico ho recentemente visitato il TTG di Rimini, evento fieristico di spessore, con vasto richiamo nazionale ed internazionale che ogni anno si tiene nel mese di ottobre. Il mondo del turismo si incontra per 4 giorni in un vortice di eventi, speeches tematici, BtoB, BtoC, espositori, buyers e sales. Benché al momento opero fuori regione, ho comunque sempre l’occhio puntato (e non ti nego anche un pezzetto di cuore) sul nostro territorio, così in difficoltà da troppi anni. Tra i numerosi stands italiani anche la regione Marche era presente con un ampio spazio ma al contempo riempito solo parzialmente. Fabriano la grande assente. Neanche un folder o un opuscolo, solo una minuta presenza di stampe sul Consorzio Esino Frasassi (che, come ben sai, nulla ha a che vedere con le Grotte). Solo due slide sulla produzione della carta fatta a mano in un carosello di immagini proiettate su un grande schermo, dove più volte campeggiavano foto di realtà ben più piccole e meno ricche di patrimonio culturale, nessuno me ne voglia. La delusione si è fatta sentire, così ti ho scritto di getto per riflettere con te sulle enormi potenzialità fabrianesi e dei territori circostanti che dovrebbero farci scuotere da questa dannosa inerzia. Ho trovato con piacere il corner di una giovane realtà, Marche Italia Tour di Matelica, che da qualche anno sta sviluppando il cicloturismo aggregando realtà ricettive dell’entroterra maceratese. Noi invece? Si potrebbe ampliare l’offerta tracciando un percorso che includa le Grotte di Frasassi, brand di rilevanza mondiale, dando linfa alla ricettività fabrianese. Va assolutamente prevista la nostra presenza negli eventi fieristici, cassa di risonanza imprescindibile per la macchina del turismo, con la partecipazione capillare degli IAT (uffici Informazione Accoglienza Turistica), a rappresentanza di ogni realtà regionale o rivedendo gli strumenti di mappatura per lo sviluppo territoriale. Tra pochi giorni, tra l’altro, si terrà l’importante evento WTM (world travel market) a Londra, ghiotta occasione per presentare la destinazione con un prodotto studiato ad hoc. Altre regioni hanno saputo sfruttare al massimo lo spazio concesso proponendosi tramite tutte le aziende di promozione turistica pronte ad interloquire con il mondo. Invece nessuna evidenza per una Fabriano, dichiarata nel 2013, Città Creativa UNESCO. Sono dei dati di fatto che fanno male. Da anni la città vive un grave disagio legato alla crisi e le mancate opportunità per ripartire. Fabriano deve muoversi e risvegliare il suo enorme potenziale attraverso una necessaria visione, la progettualità e capacità di intercettare anche i fondi del PNRR. La città può e deve avviare un percorso strutturato di riqualificazione e rilancio. Gli ingredienti per puntare anche sul turismo ci sono, prediligendo una economia ecosostenibile e pertanto circolare. Quanto vogliamo ancora aspettare per fare il primo vero passo che darebbe pieno valore al riconoscimento ricevuto da Fabriano, storica Città della Carta, per la sezione Artigianato, Arte e Tradizioni popolari e per la sua antica maestria?! Dopo 8 anni non abbiamo ancora investito affinché la nostra città diventi una vera e propria destinazione. Questo è l’imperativo. Per farlo avremmo solo da scegliere tra le tante aree urbane da riqualificare e dare vita ad un palacongressi ed un piccolo polo fieristico, richiamo focale per espositori, venditori, acquirenti e semplici visitatori, trasformando Fabriano nel fulcro del turismo culturale e di sviluppo economico nei settori d’eccellenza. Avremmo un calendario pieno di eventi, con vantaggi per tutte le categorie economiche. Questa è, a mio avviso, la strada giusta da percorrere. Per fare tutto ciò è ovviamente imprescindibile che chi abbia l’ambizione di amministrare Fabriano comprenda tutte le esigenze suddette e si muova in un’ottica aggregativa, di sinergia con tutte le eccellenze inespresse del nostro territorio. Serve rompere uno schema che ormai da anni non produce più alcun risultato tangibile. Per farlo serve coinvolgere la società civile in una visione ad ampio spettro che vada finalmente oltre i beceri campanilismi che ingabbiano la nostra realtà e che possa consentire la formazione di una squadra di governo autorevole e competente.

Giuseppe Galli