MIRELLA BATTISTONI (FdI): “SUL PROFILI #SIPUOFAREDIPIU'”
di Marco Antonini
Fabriano – La campagna elettorale è iniziata e di conseguenza uno degli argomenti più sentiti dai cittadini è quello legato all’ospedale e alla sanità. Fabriano, ormai da anni, complice una mancanza di programmazione nel lungo periodo che ha permesso di dare alla struttura ospedaliera una vera e propria identità che permettesse di andare avanti con le proprie gambe, soffre per colpa di continui tagli ed eterne incertezze. A volte, purtroppo, la professionalità dei medici – i primari, infatti, sono eccellenti – non basta a rasserenare gli animi. Ultimo colpo di grazia l’accorpamento delle specialità chirurgiche di Oculistica e Otorino all’interno del reparto di Ortopedia con conseguente taglio, provvisoriamente solo per l’estate, di 12 posti letto. Che succederà a settembre è presto per dirlo. Nei giorni scorsi, in seguito alla notizia pubblicata da Marco Antonini circa questa nuova rivoluzione all’interno dei reparti, hanno già preso posizione l’ex sindaco, Roberto Sorci, l’attuale sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. Oggi, 20 luglio, si schiera Mirella Battistoni, candidata fabrianese al consiglio regionale con Fratelli d’Italia. Al momento nessuna parola dagli altri gruppi politici della città sull’ennesima mossa sanitaria. La campagna elettorale si dovrà giocare non con lo slogan, ma con fatti concreti perché la gente è veramente stanca. Pagando le tasse l’entroterra ha diritto ad avere una sanità migliore senza improvvisi e continui colpi di scena, anche a due passi da casa.
di Mirella Battistoni, FdI Fabriano
Credo che fino a quando abbiamo avuto rappresentanti a livello regionale, seppur con difficoltà e iniziando a intravedere dei rischi concreti, la sanità nel fabrianese sia stata salvaguardata. Non essere riusciti a eleggere nessuno nella scorsa tornata elettorale regionale ha comportato che, questo vasto territorio, non fosse rappresentato a dovere e non avesse voce in capitolo. La mancata attribuzione della delega alla Sanità, rimasta in capo al Presidente Ceriscioli, è stata una iattura per il fabrianese. Con l’aggiunta del combinato disposto di un Governo a trazione Movimento 5 Stelle con il ministro alla Salute pentastellato ci ha dato il colpo di grazia. A nulla sono valse le proteste dei cittadini, la raccolta di firme e le sacrosante rivendicazioni. Neppure la vicinanza di coloro politico con l’Amministrazione comunale cittadina è servita a molto, a parte le rassicurazioni sull’essere in possesso dei numeri di cellulare privati dei Ministri, ha portato a una salvaguardia delle politiche sanitarie dell’entroterra montano. Prova ne è il fatto che siamo ancora in attesa che si rivedano i criteri degli accordi Stato-Regione in materia.
Ma con questo mio intervento non intendo guardare al passato, anche se è necessario e fondamentale per comprendere il presente. I continui accorpamenti di reparti che vengono sbandierati come provvisori, ma poi, nei fatti, diventano strutturati, impone una svolta e un cambio di rotta come invocato dall’ex sindaco Roberto Sorci. Tanto più alla luce della Pandemia da Covid-19 che ha evidenziato le criticità dell’intero sistema sanitario in tutte le Regioni. Nessuno di noi ha la bacchetta magica, ma certamente si è compreso come sia fondamentale la salvaguardia e il potenziamento dei presidi sanitari distribuiti sul territorio regionale, soprattutto nelle aree interne, per migliorare l’efficienza dei servizi e la rapidità delle prestazioni.
#sipuofaredipiu, questo l’hastag che ho scelto per questo importante e fondamentale capitolo del programma del centrodestra. Mi batterò, e sono certa di trovare ascolto nella futura maggioranza del governo regionale marchigiano di centrodestra con Francesco Acquaroli presidente, affinché nel nostro ospedale si possa, fin da subito, ripristinare il numero adeguato, per ciascun reparto, di posti letto. E questo potrà avvenire solo se si daranno il via a lavori importanti, in termini di riqualificazione. Penso al ritorno all’agibilità dell’Ala A danneggiata dal sisma del 2016, alla realizzazione del nuovo blocco operatorio e a tutti quei recuperi funzionali degli spazi. Serve, inoltre, un piano assunzioni che possa colmare le carenze di organico.
Non ci sono i soldi a sufficienza, il ritornello che spesso e volentieri abbiamo sentito in questi anni. Questa volta non sarà vero. I fondi per la sanità ci saranno, siano essi provenienti dall’Europa o dallo Stato. Bisogna, però, evitare che siano gestiti male. E per questo è fondamentale che ci sia un rappresentante di Fabriano e del comprensorio che sieda fra i banchi della prossima maggioranza di governo delle Marche. Sono pronta a rappresentare le istituzioni locali in sede regionale perché questo nostro territorio non sia più mortificato da scelte miopi come avvenuto negli ultimi cinque anni a livello regionale.
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