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Fabriano – La polizia scopre truffa da 10mila euro

Si sa, che acquistare tramite internet è oramai diventato un modo semplice e veloce e con un clic in poco tempo soddisfi il tuo fabbisogno. A volte, però la frenesia dell’affare può rilevarsi dannoso cosa questa che sempre più ha portato numerosi fabrianesi a rivolgersi al personale della Polizia di Stato del Commissariato P.S. di Fabriano, che da sempre è molto attento a seguire tale fenomeno. A seguito delle denunce presentate presso gli Uffici preposti a tale fenomeno, nel corso dell’ultimo trimestre si poteva procedere all’individuazione di 8 soggetti che venivano quindi deferiti all’AG competente. Seppur la maggior parte degli accertamenti hanno riguardato truffe con un target di spesa che varia tra le 50-150 euro, tra queste, due hanno superato i 4 e 10 mila euro. La prima consumata a danno di una giovane donna che, dopo un annuncio sul portale “Subito.it” aveva proceduto all’acquisto di due cuccioli di razza barboncino per un valore di euro 1.800 che non sono stati mai consegnati. L’altro riguarda l’inserzione di un attrezzo agricolo “trincia argini” per un valore di 500,00 euro. Il giovane uomo a seguito di tale annuncio procedeva a contattare il venditore che a sua volta, dopo aver concluso l’acquisto dell’attrezzo sopra indicato con l’invio di denaro tramite bonifico, prima di procedere al trasporto della merce acquistata, proferiva altri oggetti agricoli, con l’accordo di risparmiare sul viaggio di trasporto. In considerazione dell’offerta e del risparmio, il giovane acquirente, nei giorni successivi, ad ogni proposta di acquisto, concordata effettuava il bonifico per l’importo stabilito con l’impegno che tutto sarebbe stato consegnato in un unico trasporto. Dopo aver eseguito un ultimo acquisto che faceva riscontrare una spesa complessiva di circa 10 mila euro, il giovane acquirente aspettava invano l’arrivo degli oggetti. In ambedue le circostanze, i responsabili di tali azioni delittuose venivano individuati e deferiti all’AG competente; nel primo caso i responsabili venivano individuati due giovani, un uomo ed una donna di circa 20 anni, e residenti a Caserta, come anche nell’altro caso venivano individuate due persone, una donna e un uomo rispettivamente residenti a Desenzano del Garda e a Spello.

(cs)