ASSOCIAZIONE FABRIANO PROGRESSISTA: “AZIENDA AGRARIA DEL COMUNE PIGNORATA E SEQUESTRATA”

A cura di Associazione Fabriano Progressista

Il Comune di Fabriano, proprietario del 100% dell’Agricom, società partecipata, si è fatta pignorare la mandria di pura razza Marchigiana e sequestrare i mezzi: trattore ed erpice necessari alla lavorazione dei terreni. Domani (oggi per chi legge, ndr) assisteremo all’ulteriore scempio di questa Giunta contro un bene comune, come è appunto, l’azienda agraria. Il tutto per non aver rinnovato una cambiale agraria di 30mila euro da parte del liquidatore e da parte della Giunta per aver disatteso un impegno atto a rifondere la cambiale nei confronti di un Istituto di Credito. E’ bene ricordare che in occasione del primo Remake, durante il dibattito su “l’agricoltura che fa bene al territorio” tenutosi il 19 ottobre 2018, sono state avanzate solenni promesse di rivitalizzazione dell’azienda attraverso una stretta collaborazione con la facoltà di agraria della Politecnica di Ancona che, per la circostanza era rappresentata dalla docente Adele Finco. Infatti,l’azienda agraria ha sempre vantato una stalla di oltre 120 capi di pura razza marchigiana, unica nella provincia di Ancona e un patrimonio di quasi 250 ettari tra terreno coltivabile e boschi. Questo patrimonio è a nostro parere, alla base di un qualsiasi progetto di incremento dell’azienda. Quindi, perfezionamento e miglioramento delle tecniche e delle tecnologie agricole, zootecniche e casearie, sviluppo della conoscenza e della formazione dei soggetti nel settore agroalimentare del territorio, significa valorizzare il patrimonio di un bene comune. Che tradotto nella nostra realtà significa: creazione di un marchio di montagna, reintroduzione della pecora fabrianese, allevamento di maiali per l’incremento della produzione del salame Fabriano, apertura di un punto vendita dei prodotti a km 0, introduzione di nuove colture come le tartufaie e quelle arboree da frutto e officinali. Produzione di sinergie con l’Istituto Agrario di Fabriano per la ricerca e la sperimentazione. Creazione di un marchio, già sviluppato dalla Facoltà di agraria, per caratterizzare la qualità dei prodotti dell’entroterra e che è stato presentato dalla prof.ssa Adele Finco e più volte rimarcato nel corso del suo intervento. Quindi assoluta inaffidabilità dell’azione amministrativa che ha prodotto solo ritardi e notevoli danni ai cittadini fabrianesi. Arrivati a questo punto, l’unica soluzione possibile che non comprometta la vendita/svendita dell’azienda agraria è che il liquidatore procrastini ancora per un anno la gestione e poi il nuovo Consiglio comunale potrà definire con più cognizione di causa il suo destino.