“Per sindacati e regione mantenere il lavoro in Italia è l’unica modifica accettabile del Piano”
A cura del Coordinamento Unitario del Gruppo Elica
Fabriano – L’incontro svoltosi oggi in Regione, tra la Giunta ed il Coordinamento del Gruppo Elica, riconferma la necessità di un cambio repentino nella discussione. La disponibilità a radicali modifiche annunciata dai manager aziendali, deve declinarsi esclusivamente su come si mantiene il lavoro nei siti italiani. Quello che abbiamo letto in questi giorni sulla stampa (prepensionamenti, part time…), non può rappresentare l’inizio di un confronto costruttivo, in quanto era tutto contemplato nel piano del 31 marzo, e se non si parte dalla discussione del mantenimento dei livelli produttivi, rischierebbe solamente di accompagnare il progetto aziendale di delocalizzazione delle produzioni, con l’involontario consenso delle parti. Nei prossimi giorni la Regione effettuerà un ulteriore passaggio con l’azienda per chiarire le reali disponibilità dichiarate, aggiornando successivamente le organizzazioni sindacali, in maniera tale da poter valutare la migliore strada da seguire per la difesa del lavoro sul territorio, battaglia che diventa di tutti. Rimane indispensabile la convocazione del tavolo al Mise per individuare, in una sinergia tra tutte le parti, gli strumenti a sostegno del mantenimento delle produzione sul fabrianese, e di conseguenza i sostegni agli investimenti da poter presentare all’azienda. Ad oggi, non essendoci elementi di novità, permane lo stato di agitazione dell’intero gruppo Elica e, anche alla luce del successo dello sciopero dello scorso venerdì 28 maggio che ha visto i 3 stabilimenti completamente fermi, non si escludono nel breve periodo altre forme di protesta e di mobilitazione.
La Regione Marche
“Come istituzione rappresentiamo e difendiamo le Marche. Non possiamo difendere ciò che abbandona il nostro territorio. A brevissimo convocheremo un ulteriore incontro con i vertici aziendali per comprendere i termini del cambio radicale del piano industriale prospettato nell’ultimo incontro avuto. Sulla base di questa ulteriore verifica, valuteremo i margini di un altro incontro con le organizzazioni sindacali per definire una strategia di uscita da questa crisi devastante per il territorio”. È la sintesi del confronto pomeridiano, riferita dal presidente Francesco Acquaroli, con le organizzazioni sindacali e le RSU di Elica. Sono state ricevute in Sala Verde di Palazzo Raffaello insieme al vicepresidente Mirco Carloni e all’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi. Ai sindacati sono stati riferiti gli esiti dell’incontro con l’azienda, avvenuto lunedì 24 maggio, che aveva fatto registrare la disponibilità aziendale a una profonda revisione del piano industriale, ma non al suo ritiro, come condizione per avviare un confronto istituzionale. Ai rappresentanti dei lavoratori il Presidente Acquaroli ha assicurato che “la Regione non abbandonerà il territorio alla disperazione. Il ritiro del piano industriale è propedeutico al necessario confronto tra le parti”. Così una nota della Regione Marche.