GIORGIO PELLEGRINI, UNA VITA AL SERVIZIO DI FABRIANO
Fabriano – Il 31 dicembre 2020, il Direttore del Museo della Carta Giorgio Pellegrini, ha tagliato il traguardo della pensione. Una vita fatta di servizio nel settore della cultura e di, come detto, Museo della Carta. Ma il Signor Pellegrini non è ancora pronto ad abbandonare il “suo” Museo, tanto da far nascere subito un’associazione di volontariato culturale “Amici del museo”. L’abbiamo intervistato per ripercorrere tutta la sua carriera e per parlare dei nuovi progetti: “Ringrazio per questa opportunità di ripercorrere i quasi 38 anni di lavoro alle dipendenze del Comune di Fabriano – ci confida Giorgio Pellegrini – dato che dal 31 dicembre scorso sono passato in “mobilità” all’INPS lasciando il posto di responsabile, presso il Comune di Fabriano, del Servizio Cultura e Turismo e, quindi, anche del Museo della Carta e della Filigrana, assunto nel 2014. Per la verità dal primo aprile 1983 – prosegue l’ex Direttore del Museo della Carta – data della mia assunzione, ho avuto modo di fare diverse altre esperienze professionali, quelle che in un’azienda sono le job-rotation. Ho iniziato dall’ufficio tecnico, in forza all’ufficio Urbanistica e Ambiente collaborando all’adeguamento del PRG al Piano Paesistico Ambientale Regionale. Sono poi passato all’ufficio sport seguendo la gestione degli impianti sportivi comunali e la concessione degli spazi alle tante società, professionistiche e dilettantistiche, in forte proliferazione in quegli anni. Contestualmente, essendo iscritto all’Ordine dei Giornalisti, ho curato le attività dell’ufficio stampa e, come direttore responsabile della testata, ho la redazione di “Fabriano Oggi”, periodico del Consiglio comunale”. Ma con l’avvio della ricostruzione post-sismica dal 1998 affidata al Sindaco Francesco Santini, si apre una nuova porta: “Sì, perché ho avuto l’occasione di entrare nella sua segreteria insieme a Rita Ascani – collega straordinaria, purtroppo prematuramente scomparsa – provvedendo alla redazione dei comunicati stampa e, in diverse occasioni, a quella dei discorsi che il sindaco ha pronunciato nei più disparati contesti – afferma Giorgio Pellegrini – un periodo estremamente stimolante per me, durante il quale il Sindaco mi ha chiesto di seguire anche il servizio turismo e il Museo della Carta e della Filigrana, la più importante emergenza turistica che la città può vantare, con l’obiettivo di renderlo maggiormente visibile a livello nazionale e internazionale affinché svolgesse al meglio il suo ruolo di attrattore”.
E da lì, prendono il via ben venti anni di intensa attività: “Ho lavorato in stretta collaborazione con gli assessori che da allora si sono avvicendati con deleghe al turismo, Luciano Antonini, Leandro Mariani e Giovanni Balducci e, dal 2014, anche alla cultura Patrizia Rossi, Barbara Pallucca e Ilaria Venanzoni”. Sono stanti molti gli eventi e le attività a cui, con loro, il Signor Pellegrini ha avuto la fortuna di collaborare e sarebbe quasi impossibile elencarli tutti, ma giusto per renderci l’idea, l’ex Direttore parte con i suoi aneddoti: “Mi limito a ricordarne alcuni: la partecipazione al progetto europeo “The Watermark Route” e allo Smithsonian Folk Life Festival “The Silk Road” di Washington DC; la mostra “Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento”; l’istituzione del Premio Biennale “Fabriano Watercolour” nel 2010, dal quale è nato e si è alimentato il movimento acquarellistico cresciuto a Fabriano nell’ultimo decennio, i congressi internazionali IAPMA e IPH, con centinaia di delegati provenienti da tutto il mondo, l’inserimento della Carta Fabriano tra le eccellenze “Made in Italy” di Google (con il museo della carta e della filigrana testimonial alla sua presentazione a Roma), la consegna del “Manuale tipografico delle carte e degli inchiostri”- edizione speciale realizzata da Enrico Tallone su carta a mano fabrianese – al Direttore della Libreria del Congresso degli Stati Uniti, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano Claudio Bisogniero e di sua moglie, la fabrianese Laura Denise Nice Benigni Olivieri, per celebrare i 750 anni di storia della carta di Fabriano e il fresco riconoscimento di Città Creativa UNESCO, l’ideazione e la realizzazione, con Andrea Edel, focal point della Città Creativa di Heidelberg, di “Poetic Encounters” volume unico con i componimenti manoscritti da 51 poeti di 28 città creative UNESCO per la letteratura, l’”UNESCO Creative Cities Conference Fabriano 2019”, la mostra “Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento”, e, infine, – conclude Giorgio Pellegrini – la grande emozione di aver sottoscritto il documento di presa in consegna, da parte dell’Hermitage di San Pietroburgo per l’esposizione nella pinacoteca “Bruno Molajoli” di Fabriano, della Madonna Benois, capolavoro di Leonardo Da Vinci”.
Un percorso privilegiato, durante il quale ha avuto la fortuna – ci tiene a precisare – di realizzare e consolidare relazioni con un notevole numero di persone che hanno contribuito a rendere più visibile in Italia e all’estero la nostra città e i suoi musei. Ma il suo percorso non termina qui, ed ha un’ultima nuova idea: “Il processo di valorizzazione dei musei, a mio parere, deve proseguire e per sostenerlo, sulla base di analoghe esperienze fatte in numerose altre realtà museali in Italia e all’estero – ci spiega – con un gruppo di amici ex cartari, stampatori, operatori culturali e artisti, stiamo lavorando alla costituzione dell’Associazione “Amici del Museo della Carta di Fabriano”, un sodalizio di volontariato culturale senza scopo di lucro, al quale chiunque vorrà potrà partecipare, che si propone di sostenere le attività del museo della carta e, più in generale, dei musei civici fabrianesi, in stretto raccordo con i responsabili e con l’Amministrazione comunale. Uno strumento operativo agile, libero da vincoli burocratici, che potrebbe risultare utile alla crescita dell’offerta museale, culturale e turistica della Città di Fabriano e, dopo il passaggio della tempesta COVID (speriamo molto presto!), credo che ogni contributo in questa direzione potrà essere prezioso.” Una carriera ricca e difficile persino da raccontare in queste righe, 38 anni al servizio della città e dei suoi beni culturali e non. La pensione per il signor Pellegrini non è stata un traguardo, ma soltanto un pit-stop.
(Foto scattata alla Libreria del Congresso degli Stati Uniti in cui Pellegrini è in compagnia dell’allora (2013) ambasciatore italiano in America, Claudio Bisogniero, e sua moglie, fabrianese, Laura Denise Noce Benigni Olivieri).
Lorenzo Ciappelloni