Fabriano – LE DIFFICOLTA’ DELLA RISTORAZIONE, A TU PER TU CON CHIODI E PALANCA

Il settore della ristorazione e del catering sta soffrendo fortemente per gli effetti devastanti della pandemia da Covid-19. Al netto delle difficoltà, dei costi enormi da sopportare per l’adeguamento dei locali alle normative sanitarie di sicurezza e dell’inevitabile calo di fatturato, i nostri ristoratori non demordono e stanno cercando di reinventarsi con nuove idee e strategie commerciali. Ne parliamo con Simone Chiodi e Fabrizio Palanca, titolari di Ristorart, per capire come stanno affrontando con le loro attività di ristorazione e catering questo delicato passaggio storico, imprevedibile e a dir poco sconfortante.

Dal 2007 siete un punto di riferimento nel settore ristorazione e catering, non solo a Fabriano e nelle Marche ma anche a livello nazionale. Come ha inciso la pandemia da Coronavirus sulla vostra attività e con quali effetti di ritorno?

La pandemia ci ha destabilizzato. Avere l’annullamento di tutti i catering, sia cittadini che regionali (matrimoni compresi) non è facile. Vedere l’agenda del ristorante piena di pranzi e cene cancellate fa male e allora l’unica cosa è stato rimboccarsi le maniche e studiare nuove strategie che fino a quel momento sarebbero state solo fantascienza. Ci siamo dovuti reinventare e ci siamo messi subito a studiare nuovi menù e pietanze adatte al delivery. Per fortuna tutta la nostra squadra si è resa subito disponibile, capendo la gravità del momento e la difficoltà che si sarebbe trovata ad affrontare l’azienda. Nonostante il successo dei nostri menù d’ asporto,  ovviamente,  siamo stati provati a livello economico, per fronteggiare le incombenze finanziarie per poter mantenere tutto il nostro staff e le nostre strutture.

Ristorart ha esteso nel tempo il proprio raggio d’azione a Roma, organizzando catering ed eventi per il mondo del cinema e della televisione. Considerate le difficoltà che stanno affrontando i lavoratori e le maestranze del mondo dello spettacolo per gli effetti del Covid 19, in che misura è cambiato anche il vostro lavoro?

La nostra sede di Roma si è fermata dall’ 8 marzo, giorno del lockdown nazionale. Nel frattempo, abbiamo riadattato la struttura alle esigenze delle disposizioni anti Covid, riaprendo i battenti a fine agosto. Siamo stati impegnati anche in una tournée di un mese a Bolzano con una produzione italo-tedesca, riportando un grande successo. Momentaneamente stiamo in attesa di nuovi contratti dalle case cinematografiche e ci stiamo dedicando con tutte le nostre forze alle  sedi fabrianesi.

Stiamo assistendo ad un susseguirsi di decreti governativi che hanno imposto, anche a voi operatori nel settore della ristorazione, adeguamenti importanti e costosi per garantire la sicurezza dei vostri clienti. Vi sentite tutelati oppure in qualche modo vessati da queste normative dettate dall’emergenza sanitaria?

Alla domanda se ci sentiamo tutelati ti rispondo no!!!Purtroppo da parte dello Stato è arrivata una piccola “MANCIA” e nonostante questo siamo stati costretti a fare svariati investimenti per poter continuare a svolgere il nostro lavoro. Quindi nuovi tavoli con dimensioni dettate dal decreto (vista la drastica diminuzione dei coperti che potevamo ormai fare a causa del distanziamento sociale),  ampliamento della sala ristorante nei locali della Ex Rosa Nera, adeguamento dell’ impianto di areazione, acquisto di sanificatori di ambiente e nuovi prodotti per la disinfezione di superfici.

Quanti dipendenti e collaboratori fanno parte del team Ristorart e che rapporto avete costruito con loro?

I nostri staff superano le 30 unità e possiamo essere veramente orgogliosi di aver creato una grande famiglia.

Anche in questo momento di crisi Ristorart non si ferma. Parliamo del progetto a Zona Conce con il vostro nuovo locale Zona Conce Bistrò. Di cosa si tratta?
Si tratta di un nuovo concetto di ristorazione, un nuovo brand, un’ idea per un nuovo modo di gustare il pesce. Abbiamo cercato di non farci scoraggiare da questo momento di crisi che sta attraversando tutto il nostro territorio. Un altro modo per noi e per il nostro staff di continuare a lavorare, metterci in gioco, affrontare nuove sfide e stimoli! Vi lasciamo la suspense……
Quale messaggio di augurio e speranza volete rivolgere a voi stessi e a tutti i vostri colleghi ristoratori che condividono come voi questa fase particolare ed incerta della loro attività?

Auguriamo a noi stessi ed a tutti i nostri colleghi ristoratori di non perdere la passione per il lavoro che facciamo. Auguriamo di poterci reinventare in qualche modo, di prendere il meglio da ciò che facciamo e da chi abbiamo vicino che ci permette di svolgere quotidianamente il nostro lavoro. Ci auguriamo quanto prima di poter riaccendere le luci nei locali di tutta Fabriano!

Gigliola Marinelli