PARLA L’ASSESSORE ALLA CULTURA, ILARIA VENANZONI

Tanti gli appuntamenti culturali che coinvolgeranno la città di Fabriano, primo fra tutti l’Annual Meeting UNESCO 2019 che punterà i riflettori sulla Città della Carta, una vetrina di rilevanza internazionale senza precedenti. Abbiamo incontrato l’Assessore alla Cultura del Comune di Fabriano Ilaria Venanzoni per fare un punto anche su altri progetti culturali in previsione per il 2018.

Assessore, ci stiamo rapidamente avviando all’Annual Meeting UNESCO 2019: come si stanno preparando l’Amministrazione della Città di Fabriano ed il suo assessorato per questo importantissimo evento?

Stiamo dando forma al progetto, con una serie di incontri con le Istituzioni coinvolte e attraverso la costituzione di tavoli di lavoro tematici: spazi, eventi collaterali, mobilità e sicurezza. Lo scorso 9 marzo sono stati inaugurati gli uffici Unesco, allestiti presso i locali della Fondazione Carifac e che saranno aperti al pubblico, ed è stato presentato l’evento alla città.

Parliamo di un gioiello del centro storico della città: i giardini del Poio. A che punto siamo con i lavori in corso e, soprattutto, quando torneranno fruibili?

I lavori stanno andando avanti e dovranno essere conclusi entro giugno 2018.

Pinacoteca Bruno Molajoli e giardini del Poio: un binomio fondamentale per Fabriano. Avete in previsione eventi e iniziative in questa location, sicuramente unica per particolarità e bellezza?

Ci sono varie proposte su cui sto lavorando, fra cui alcuni eventi musicali e altre iniziative legate alle attività in Pinacoteca. In particolare, mi piacerebbe organizzare un centro estivo per bambini età 5-11 anni, impostato sulla didattica dell’arte. Quando ero direttrice del Museo Archeologico di Arcevia, lo abbiamo organizzato per due estati consecutive, incentrandolo sull’archeologia del territorio e fu un grande successo.

Altro rilevante polo culturale cittadino è il Complesso Monumentale del San Benedetto, occupato attualmente in parte dal Museo del Pianoforte storico e del Suono. Sono disponibili ancora degli spazi all’interno del San Benedetto?

Attualmente non vi sono spazi liberi all’interno del Complesso San Benedetto. Abbiamo recentemente organizzato una riunione con tutti i soggetti coinvolti in cui, fra le altre cose, abbiamo ipotizzato alcune attività da realizzare all’interno della struttura, per darle una maggiore connotazione musicale. Penso a piccoli concerti, prove aperte al pubblico, laboratori e quant’altro potrà scaturire dalla fantasia delle associazioni.

Si discute molto di come la cultura e il turismo possano rappresentare per Fabriano un’opportunità di rinascita, un’alternativa per risollevare il territorio dal dramma della crisi lavorativa del nostro distretto industriale. Secondo lei, ci sono i presupposti? Fabriano è effettivamente pronta anche sul fronte organizzativo e dell’accoglienza a lanciarsi in questa nuova sfida?

Alcuni giorni fa ho incontrato una ragazza che si sta laureando sulla percezione che i cittadini hanno di Fabriano e del riconoscimento Città Creativa Unesco. Il risultato di una delle interviste condotte su fabrianesi, di diversa età e istruzione, è stato che un’alta percentuale identifica Fabriano come una città dal possibile sviluppo turistico artistico- culturale. E noi dovremo lavorare proprio in questo senso: nello Statuto della città di Siena del 1309 è scritto che chi governa deve avere a cuore “massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”. Da un punto di vista più strettamente legato all’accoglienza, l’Unesco Annual Meeting 2019 costituirà naturalmente un vero banco di prova.

In questi primi mesi di amministrazione cittadina, quale progetto avrebbe desiderato ricevere da parte delle associazioni o dei singoli cittadini sulla sua scrivania?

A questa domanda, non saprei rispondere … però posso dire che sto cercando di dare la precedenza a tutto ciò che può rappresentare una crescita culturale per i bambini e per i ragazzi.

Pensando all’arrivo della bella stagione e dell’estate, avete già pensato a iniziative ed eventi per il cartellone estivo?

Sul versante dei poli culturali, ci saranno gli ormai consueti laboratori domenicali della Pinacoteca e altre attività legate all’area archeologica di Attidium, realizzate già la scorsa estate. Sto ragionando sull’organizzazione di alcuni eventi musicali, in collaborazione con le associazioni presenti in città, e sulla possibilità di ripristinare il cinema all’aperto.

Gigliola Marinelli