SAN FRANCESCO, LA SUA PRESENZA A FABRIANO

Fabriano – Ci stiamo avvicinando al 4 Ottobre, giorno di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Tra gli anni 1208 e 1209, San Francesco d’Assisi iniziò il suo apostolato nelle città dell’Italia centrale, il suo primo viaggio fu documentato verso la Marca Ancona. La prima città delle Marche visitata, fu Fabriano. Probabilmente proveniva dall’alte valle del Giano e giunto alle porte della città, dopo varie difficoltà, trovò accoglienza e alloggio presso Donna Maria in via Valpovera. Dopo alcuni anni, in quella zona del centro storico sorgerà San Francesco alle Logge. San Francesco alle Logge è stato un vero scrigno d’arte, un tesoro perduto, un sito legato al santo d’Assisi, a San Francesco di passaggio a Fabriano. La Chiesa San Francesco alle Logge, sorse dove tuttora per intenderci vi è la Biblioteca Multimediale, tra il Loggiato e l’Oratorio della Carità, richiese per la costruzione addirittura più di un secolo, i lavori seguirono al Convento dei francescani a cui si accedeva nell’attuale via di San Filippo. La soppressione napoleonica degli ordini monastici del 1810 comportò il saccheggio della chiesa di San Francesco, mentre la soppressione del Regno italico del 1861 portò alla demolizione del plesso, poi l’area passò al Comune che venduto tutto ciò che restava della chiesa e del convento, decise di autorizzare nuove costruzioni ed edifici.

Facciamo un tuffo nella storia: la prima pietra della chiesa venne benedetta nel 1282 da Mons. Rabotto, Vescovo di Camerino, la consacrazione avvenne invece addirittura nel 1398. La Chiesa era a tre navate, colonne altissime fatte venire da Assisi, divenne l’edificio di culto più importante e grandioso della città, splendore che possiamo ancora ammirare per quel che resta delle monofore e delle bifore visibili sotto il loggiato. A capo di essa vi erano varie Confraternite e Corporazioni.
All’interno importanti tesori d’arte: affreschi andati perduti di Allegretto Nuzi, e la bellissima pala d’altare, sempre del Nuzi, con l’Incoronazione della Vergine e Santi, tra cui San Francesco, oggi al Southampton Art Civic Centre. Citiamo inoltre le due opere di altissimo valore dall’impronta veneto-bizantina dell’artista veneto Carlo Crivelli: Pala d’altare con l’Incoronazione della Vergine ora alla Pinacoteca Brera di Milano e la Vergine col bambino tra i santi Francesco e Sebastiano alla National Gallery di London. Sempre da questo complesso proviene lo stendardo a due facce di Gentile da Fabriano raffigurante da un lato l’incoronazione di Maria Vergine immersa nell’oro e vestita di stoffe lussureggianti ora al Museo Paul Getty di Malibu e dall’altro la tempera ad oro Stimmate di San Francesco d’Assisi con i raggi di luce e il bagliore provenienti dal Divino e la presenza di frate Leone, ora alla Fondazione Magnani Rocca a Parma. San Francesco con le Stimmate ritornò come prestito a Fabriano in occasione delle mostre “Gentile e l’Altro Rinascimento” del 2006 e “da Giotto a Gentile “ del 2015.

Qui vi fu istallata anche la Scala Santa trasferita poi nella chiesa di S.Onofrio poi ribattezzata appunto Scala Santa, e la pala d’altare del Cades , esponente del neoclassicismo settecentesco, raffigurante il beato Francesco Venimbeni nell’atto di congedare a fine liturgia i presenti tra cui un chierico in primo piano di rara eleganza e raffinatezza. Chiesa e Convento di San Francesco rappresentarono un complesso davvero importante ed imponente tanto che nel ‘300 ospitò anche un “capitolo provinciale” con circa un centinaio di frati francescani.

Francesco Fantini