ORATORIO BEATI BECCHETTI, RACCOLTA FIRME IN ATTESA DI UN PASSO DELL’ASUR
di Marco Antonini
Fabriano – E’ corsa contro il tempo per salvare l’Oratorio dei Beati Becchetti, situato all’interno del chiostro di Sant’Agostino, in prossimità dell’ospedale di Fabriano. La struttura, del 1300, può essere considerato un piccolo “Santo Sepolcro” che si ispira a quello della Terra Santa. Da tempo l’associazione Fabriano Storica chiede l’avvio dell’iter affinchè l’Asur, proprietario dell’edificio sacro, ceda l’area al Comune per permettergli di mettere in sicurezza e salvare parte del patrimonio religioso della città. Il sindaco, Gabriele Santarelli, a seguito di un nuovo appello di Giampaolo Ballelli, di Fabriano Storica, si rivolge direttamente ai cittadini: “Se avete a cuore questo sito che deve essere restituito alla città, viste le tante petizioni che ci arrivano in ufficio – dice – per chiedere di mettere a posto una strada, aiutateci organizzando una petizione da presentare all’Asur. Noi saremo i primi a promuoverla e a raccogliere le firme”. Uno dei problemi, infatti, è quello della proprietà. Il Comune non può intervenire perché circa 30 anni fa lo ha ceduto all’Asur. Quest’ultima non avendo tra i suoi scopi quello di salvaguardare opere d’arte, di fatto non può intervenire. Un primo passo, quindi, è quello di riconsegnarlo al Comune.
“Chiesa, chiostro e oratorio sono in cattive condizioni – dice Giampaolo Ballelli, Fabriano Storica. – Come associazione suggeriamo al Comune di farsi cedere di nuovo il chiostro e l’oratorio dall’Asur che non li utilizza. Siamo tuttavia favorevoli ad ogni altra soluzione che la Giunta Santarelli voglia prendere per risolvere il problema, ci auguriamo entro questo mandato”. Il sindaco ha già informato i vertici Asur dello stato in cui versa l’oratorio “e dell’importanza del sito arrivando a renderci disponibili a riceverlo come donazione per poter poi intervenire. Appelli – conclude Santarelli – sono stati fatti anche durante le conferenze dei sindaci di Area Vasta alla presenza del Presidente, Ceriscioli, e dell’ex direttore, Bevilacqua”. Si attende, quindi, una presa di posizione dell’Asur.