Fabriano Progressista: “Tari, calvario appena iniziato. La maggioranza non ha più alibi”
La nota stampa del gruppo Fabriano Progressista sulla seduta in consiglio comunale sulla Tari.
Il calvario della Tari è appena iniziato e la posizione della maggioranza è sempre più indifendibile. Alle dure critiche delle minoranze, invece di presentare un piano credibile per affrontare il rialzo dell’imposta, durante la seduta di martedì i consiglieri di maggioranza si sono prodigati in acrobatiche dissertazioni su ben altro. Ma il fatto non cambia: il Comune di Fabriano per un riaggiustamento dei conti con Anconambiente nel 2021 e il ricalcolo dei costi del servizio fatti a livello nazionale da ARERA e nella nostra provincia dall’ATA, Fabriano ha quasi 600 mila euro di debito. Per recuperare questo debito occorre aumentare il gettito e il Comune ha scelto di usare tutto il 7,5% concesso da ARERA e ATA. Lunga la discussione sul tesoretto di quasi 140 mila euro che l’Amministrazione mette sul tavolo per ridurre l’impatto dell’aumento. La minoranza ha presentato proposte per aumentare le fasce ISEE e le fasce di esenzione e lo stesso hanno fatto i Sindacati. Le polemiche di queste ore ci dicono che le nostre proposte sono insufficienti e che anche in questo modo nuclei familiari con due redditi medio bassi, mutuo e figli a carico subiranno l’intera tariffa e tutto l’aumento. Serve di più. La città non regge un altro schiaffo fiscale, il terzo in tre anni oltre a quello degli anni prossimi, perché sì, ci saranno ancora aumenti anche i prossimi anni. Non lo reggono le attività economiche. Fabriano non può morire di debiti. Per questo le somme messe a disposizione dal Comune sono briciole, come detto ieri da altri dell’opposizione. Nulla serve paragonare ad altre città come Fano o Senigallia che hanno messo meno di Fabriano perché la vita, la ricchezza e soprattutto le opportunità di lavoro e di sviluppo di quelle città non è paragonabile con quella di Fabriano. Le risorse si possono trovare: anche quest’anno l’avanzo disponibile dell’amministrazione è consistente: oltre 3 milioni e 900 mila. Possiamo quindi rischiare, mettere il bilancio sotto stress e ridurre ancora di più l’impatto della TARI, attenzione non solo dell’aumento ma dell’intera imposta, sui bilanci delle famiglie. Di questo si parlerà il prossimo 26 giugno. Martedì c’era finalmente un po’ di pubblico in sala. Intanto tutti noi cittadine e cittadini affrettiamoci a fare l’ISEE, anche sul sito dell’INPS con la precompilata e portiamola al protocollo. Poi venite in Consiglio e fate sentire il peso della vostra indignazione. La maggioranza è innamorata della propria voce: si accorgeranno presto che la musica sta cambiando.
Fabriano Progressista, Lorenzo Armezzani e Vinicio Arteconi