GINO VILLANI: ‘FABRIANO NEL MAGICO MONDO DELLE INFIORATE’

di Lorenzo Ciappelloni

Nel mese di giugno, a Fabriano, durante il Palio di San Giovanni Battista, gli infioratori dei quattro rioni si misurano in una competizione incentrata sulle Infiorate artistiche. Tra i chiostri e le piazze del centro storico, luoghi di rievocazione storica del Trecento Fabrianese che fu età aurea per la città, si realizzano ogni anno per la festa patronale stupendi tappeti di fiori quale splendido raccordo di arte collettiva, religiosa e popolare insieme. I bozzetti predisposti dagli artisti locali, in virtù di una paziente e sapiente composizione di erbe, fiori e specie arbustive, si tramutano ad opera dei portaioli in scene e figure dedicate al culto di San Giovanni Battista. Gli infioratori delle quattro porte fabrianesi, fanno anche parte dell’Associazione Nazionale delle Infiorate Artistiche “Infioritalia” e quest’estate, a causa del Covid-19, sono stati messi in grave difficoltà: annullato il Palio di San Giovanni Battista 2020, hanno visto anche molti altri eventi a cui avrebbero dovuto partecipare, anche essi cancellati. Per farci raccontare le difficoltà del momento ho contattato Gino Villani, uno dei responsabili di “Infioratori Fabriano” e consigliere proprio di “Infioritalia”, un’associazione nazionale ed internazionale di cui Fabriano è stata socio fondatore. “Infioritalia” nasce nel 2002 per promuovere in tutta Italia la tradizione delle infiorate e ad oggi vanta circa trentacinque città associate di cui alcune addirittura europee.

“Durante questo periodo di pandemia, sia come associazione “Infioritalia” che “Infioratori Fabriano” abbiamo dovuto annullare tutte le infiorate che ci erano state commissionate – afferma Gino Villani – ma durante un’assemblea con “Infioritalia” ci è stato proposto un interessante progetto: sei infiorate, una sfida con altri comuni a gara secca e chi vince prosegue il suo percorso. Fabriano sempre vincitrice in queste sfide, prima contro Norma, poi contro San Gemini, Città della Pieve, Rieti e Poggio Moiano. Eravamo in Val di Non, in Trentino, quasi trenta persone per venticinque metri quadri di tappeto floreale, una performance di trentasei ore per un omaggio a “La Primavera” di Sandro Botticelli”. Dopo un periodo di stop però ora si torna ad organizzare eventi: “Confermata la prossima uscita del 18 luglio ad Urbino – prosegue Villani – per il cinquecentesimo anniversario della morte di Raffaello, dove parteciperemo con alcune persone di Fabriano insieme ad altre del centro Italia come unica squadra di “Infioritalia”. Confermato anche, ma attendiamo ulteriori aggiornamenti, l’impegno per il 4 ottobre ad Assisi, dove le Marche (le città associate ad “Infioritalia” Fabriano, Cupramontana e Castelraimondo) porteranno l’olio per l’accensione dell’omino di San Francesco e faranno un’unica infiorata con il fiore fresco nella piazza di Assisi.

L’Associazione “Infioratori Fabriano” ha dovuto invece annullare molte tappe che aveva in programma, ma ora, pian piano, sta ripartendo in questo momento d’apertura di Covid-19”. Ma un ultimo progetto è quello che sta organizzando Fabriano e il Signor Villani ci tiene a esporcelo e a delucidarci sugli obiettivi: “Quattro città europee: Fabriano, lo spagnolo comune di Ponteareas, il polacco Uniejów e il comune lituano di Anyksciai. Questi i partecipanti a questo nuovo progetto “CULTUREinFLOWER“ dove a turno, una città alla volta, si andrà in trasferta ed ogni città organizzatrice potrà a sua volta invitare una nuova città ad infiorare. Il progetto “CULTUREinFLOWER” intende proteggere, promuovere e sviluppare la diversità artistico-culturale ed il patrimonio culturale immateriale (intangible cultural heritage) in Europa con specifico riferimento all’arte delle Infiorate, agendo come leva per rafforzare la competitività delle imprese/organizzazioni creative collegate al tema delle Infiorate. Nello specifico – prosegue – si vorrà rafforzare e sostenere la capacità del comparto/settore culturale e creativo europeo di operare a livello transnazionale ed internazionale, promuovendo la circolazione di “opere artistiche”, di tecniche e conoscenze legate alla tradizione e sostenendo la mobilità di artisti ed operatori del settore, attraverso l’organizzazione di un circuito di eventi “CULTUREinFLOWER”.

Sarà un modo per rafforzare il dialogo, la diversità culturale e l’inclusione sociale, promuovendo al contempo i valori europei e il mutuo riconoscimento di distinte culture ed identità in EU, aumentando competenze e conoscenze di artisti ed operatori del settore e promuovendo altresì il dialogo intergenerazionale, attraverso attività di capacity building, il trasferimento di competenze, best practices ed esperienze legate all’arte dell’infiorata. La risposta se sia stato accettato questo progetto arriverà tra pochi giorni nella prima quindicina di giorni di luglio. Speriamo vivamente venga accettato, perché per Fabriano sarebbe un bel progetto di pubblicità e di turismo. Vorremmo favorire la conoscenza e l’accessibilità all’arte delle Infiorate ad un pubblico più vasto e diverso. Fabriano, gli infioratori ed il Comune ce la stanno mettendo tutta e si stanno mettendo in gioco”.