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Credito d’imposta del 60% alle PMI per affitti (D. Rilancio)

Si tratta di una agevolazione destinata alle PMI con fatturato o compensi 2019 fino a 5 milioni di euro, regolamentata dall’articolo 28 del decreto. E’ un credito d’imposta al 60% sull’affitto di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento di un’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, turistica, professionale per il trimestre marzo-maggio, oppure aprile – giugno (dipende dalla tipologia di attività). La condizione è che l’impresa, o il lavoratore autonomo, abbia subito una riduzione di fatturato rispetto all’analogo trimestre 2019 pari al 50%. Spetta anche a enti non commerciali e terzo settore. L’agevolazione riguarda canoni di locazione o di leasing. In caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o affitti d’azienda, l’agevolazione scende al 30%.

Attenzione: il tetto dei 5 milioni di fatturato non vale per alberghi e agriturismi, che hanno l’agevolazione indipendentemente dai ricavi 2019.
• Il credito d’imposta riguarda i mesi di marzo, aprile e maggio.
• Per le attività turistiche ricettive stagionali, si applica invece al trimestre aprile, maggio, giugno.
Si applica direttamente in dichiarazione dei redditi, oppure si utilizza in compensazione, successivamente all’avvenuto pagamento del canone non concorre alla formazione del reddito, anche ai fini IRAP.
Importante: il credito d’imposta previsto dal dl Rilancio non è cumulabile con l’analoga agevolazione sugli affitti di negozi e botteghe prevista dal Cura Italia (articolo 65 dl 18/2020) in relazione alle medesime spese. In pratica, i negozi che hanno già applicato il credito d’imposta del Cura Italia sul mese di marzo, potranno utilizzare la misura del dl Rilancio solo per i mesi di aprile e maggio.

(a cura di EuroProject – d.ssa Mirella Battistoni)