LA GRANDE MOSTRA DI RAFFAELLO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE
Raffaello morì il 6 aprile del 1520, a soli 37 anni, la sua grandezza e popolarità nella Roma del tempo fu talmente grande che la notizia lasciò nello stupore e nello sgomento il popolo in maniera disarmante, come ci narra il Vasari. Ricorrono 500 anni, in onore del maestro urbinate, protagonista del Rinascimento, tra Urbino, Firenze e Roma, una mostra con 200 capolavori sarà allestita in occasione dal 5 marzo al 2 giugno presso le Scuderie del Quirinale in Roma. I capolavori provengono da importanti musei italiani ed esteri, in collaborazione per ottenere prestigiose opere, non dimenticando anche il luogo sacro della tomba di Raffaello, sempre a Roma al Pantheon in un sepolcro nell’edicola della Madonna del Sasso del Lorenzetto, lapide dove sono incise le parole dedica di Pietro Bembo, tra i maggiori eruditi e letterati del ‘500. Mostra che vuole essere uno stretto dialogo tra la Capitale e Firenze, tanto che ci saranno ben 40 dipinti direttamente dagli Uffizi, ma non la Madonna del Cardellino e il Tondo Doni, pezzi da novanta che rimarranno esposti nella collezione fiorentina. Tra i musei prestatori, i Vaticani, Louvre, Capodimonte di Napoli, le Gallerie Nazionali d’arte antica, la Pinacoteca di Bologna, la National Gallery, il British Museum, il Museum of Oxford, la Royal Collection ecc..
Tra i prezzi pregiati la Madonna del Granduca dalla Galleria Palatina, con la tradizionale veste rossa e il manto blu, la delicatezza e lo sguardo del bambino in un’immagine altamente devozionale. Il bellissimo ritratto di Baldassarre Castiglione il letterato che frequentò la corte ducale di Urbino, personaggio famoso per il componimento del Cortegiano, poi la Santa Cecilia della Pinacoteca di Bologna e la bellissima Velata. La Velata di palazzo Pitti è uno dei più famosi capolavori, la dama ripresa con con quel bellissimo broccato bianco che scende dalla testa in giù, pieghe delicate che esaltano la plasticità dell’immagine che si impone nello spazio, la modella è sconosciuta, anche se la tradizione vuole riconoscerla nella Fornarina, donna amata dal pittore. Il noto volto dalle linee purissime è incorniciato dalla massa scura dei capelli e dall’ombra del velo. Qui si riconoscono gli effetti di sfumato derivati dall’esempio di Leonardo. Raffaello, artista universale viene ricordato a 500 anni dalla morte, facendo seguito all’anno 2019 che ha celebrato i 600 anni dalla scomparsa dell’altro grande del Rinascimento, Leonardo da Vinci: due geni del Rinascimento che hanno portato il talento e la bellezza italiana ai livelli più elevati della storia dell’umanità.
Francesco Fantini