AVIS, 75 ANNI DI ATTIVITA’ A FABRIANO

L’Avis di Fabriano festeggia, a giugno, i 75 anni di attività. Per l’occasione sta organizzando una due giorni nella città della carta con diversi appuntamenti in programma. Intanto il presidente, Luciano Bano, traccia un bilancio dell’anno da poco concluso. “Nel 2019 – dichiara – i donatori (1.352 i soci maschi e 847 i soci femmine) hanno mantenuto quota 2.200 con un saldo positivo di 31 unità. Altri dati di non poco conto riguardano i giovani e gli ultracinquantenni: tra le new entry più della metà ha meno di 25 anni e nella soglia 50-60 anni, quindi la fascia di età con maggiore propensione alle patologie e indisposizioni, le donazioni sono oltre modo regolari». I soci donatori italiani sono 1.288 maschi e 771 femmine, quella di nazionalità europea 34 maschi e 37 femmine, mentre da fuori Europa 28 sono i maschi e 36 le femmine. Le donazioni nel 2019 sono state 4.082, di cui 3.241 di sangue intero (2.365 quelle effettuate dai maschi e 876 femmine) e 841 di plasmaferesi (492 dai maschi e 349 femmine). “Proprio in questa ultima tipologia di donazione le Marche sono all’avanguardia in virtù del sistema di raccolta e la qualità di lavorazione, oltre che per il tipo di promozione attuata dalle Avis Regionali, per cui anche la nostra, che punta molto sulla plasmaferesi come elemento distintivo per il futuro” evidenzia Bano. “Siamo riusciti a mantenere i risultati conseguiti nel recente passato grazie, soprattutto, all’impegno dei nostri iscritti che appena possono vanno a donare e che hanno permesso anche di recuperare donazioni”.

L’Avis di Fabriano, infatti, si mantiene ai vertici regionali sia come numero di donazioni che per quelle pro-capite e non ultimo come incidenza rispetto alla popolazione. “L’Avis di Fabriano vanto è orgoglio di tutta la città – spiega il presidente. – E’ un esempio seguito in tutta la Regione, un territorio che ha dimostrato e dimostra un alto livello di senso civico ed esprime l’altruismo che ci contraddistingue”. A giugno, per il 75 compleanno della sezione richiamerà rappresentanti Avis da ogni parte del centro Italia. Saranno due giorni al Teatro Gentile. Il 1 giugno si terrà uno spettacolo, il 2, tra le altre cose, si svolgerà la consegna delle benemerenze.

Il presidente si rivolge, infine, alla cittadinanza: “Non cerchiamo applausi – conclude Bano – ma ci piacerebbe che ogni cittadino riflettesse sull’importanza del dono del sangue. Ogni nuovo donatore è una ricchezza per tutta la comunità e se è giovane lo è ancor di più, sia per la qualità del suo sangue che per gli anni in cui potrà farlo. Essere donatore significa volersi bene, sottoporsi periodicamente a controlli, praticare medicina preventiva, seguire corretti stili di vita. Se vogliamo essere altruisti dobbiamo imparare a voler bene prima di tutto a noi stessi e così anche il sangue che doniamo sarà migliore. Valori e alto senso civico accresciuti dalla considerazione che il donatore ha diritto ad una giornata di riposo per salvaguardare la propria e l’altrui incolumità”.

Marco Antonini