I RESIDENTI CALANO ANCORA, FABRIANO A QUOTA 30.204 ABITANTI
di Marco Antonini
Fabriano – I residenti diminuiscono ancora. Entro l’anno prossimo si rischia di scendere sotto ai 30mila abitanti. Al 31 dicembre 2019, infatti, l’ufficio Anagrafe del Comune di Fabriano contava 30.204 residenti. Di questi 14.482 sono maschi, 15.722 sono femmine. In dodici mesi si sono persi 185 residenti. Se si continuerà con questo trend il rischio di scendere sotto la soglia dei 30mila diventerà concreto entro il prossimo anno. In questo quadro un numero che fa riflettere è dato dalle nascite visto che lo scorso febbraio è stato chiuso il punto nascita dell’ospedale Profili. Nel 2019 sono nati 171 bambini, 89 femminucce e 82 maschietti. Nel 2018 erano stati 213 (42 in più) i bebè registrati in Comune. A gran parte di queste mamma che hanno partorito è stata tolta la possibilità di dare alla luce il proprio figlio nella città della carta e di poter vedere, un domani, sulla carta d’identità, la dicitura “nato a Fabriano”. Di questi 171 nati, gran parte dei genitori hanno scelto l’ospedale di Branca-Gubbio, in Umbria e solo in 30 l’Urbani di Jesi. Nel 2019 sono morti 387 residenti, l’anno prima 338. Capitolo a parte l’immigrazione. Gli stranieri sono 3.086. Di questi 1.336 sono femmine, 1.750 sono maschi. L’etnia più rappresentativa è quella proveniente dalla Romania. Da un primo calcolo anche nel 2019 gli emigrati sono più degli immigrati. Aumenta, quindi, il numero di coloro che decidono di tentar fortuna altrove. In questo gruppo ci sono anche fabrianesi d’importazione che, una volta ottenuta la pensione o la cassa integrazione o licenziati per colpa della crisi, sono tornati nella terra natale. Tanti, ad esempio, sono quelli arrivati a Fabriano, negli anni d’oro, per lavorare come operai nelle fabbriche Merloni. Tra quelli che forse non hanno mai pensato di andar via dalla città ci sono i centenari. Quest’anno sono 7, di cui 6 donne, a poter soffiare sulla torta con il numero 100 in bella vista. C’è anche il record di un uomo di Serradica che con i 106 anni è uno dei più vecchi di tutte le Marche. Il resto è storia. Nel 2002, la popolazione residente a Fabriano era pari a 30.297, un costante incremento che ha portato il superamento dei 31mila abitanti nel 2006: 31.061 e, addirittura, dei 32mila abitanti nel 2011: 32.056. Il picco nel 2012, 32.125, quando la crisi economica era già in atto da oltre tre anni, ma gli ammortizzatori sociali erano nel pieno del lavoro. Da allora solo dati negativi fino all’attuale conteggio dell’Anagrafe che parla di 30.204 residenti. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, analizza i dati ed evidenzia come i dati “descrivono una situazione comune a tutta Italia”. Il primo cittadino analizza i dati diffusi dall’Istat. “Mi colpisce – dice – il fatto che, dal 2003 ad oggi, è aumentato il numero delle famiglie residenti in città. Fabriano è passata da avere 11.619 famiglie al 31 dicembre 2003 alle 13.241 del 2018. I nuclei, quindi, sono aumentati di 1.622 unità segno che ci sono più mamme e papà con un solo figlio o coppie senza figli”. Anche questo è un segno dell’evoluzione della società e della crisi che non si ferma.
Dat
L’ufficiale di Stato Civile del Comune, intanto, è al lavoro a seguito della pubblicazione del Decreto attuativo 168/2019 a firma del ministro della Salute, Roberto Speranza, che istituisce la banca dati nazionale. Fornisce alla cittadinanza le informazioni circa le cosiddette “Disposizioni anticipate di trattamento” (Dat). Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Per maggiori informazioni e su come presentare richiesta il personale è a disposizione presso la palazzina “Anagrafe”, piano terra.