QUALE SORTE PER LA SANITA’ PUBBLICA MARCHIGIANA

Cgil Cisl e Uil di Ancona tornano a manifestare la loro preoccupazione per le sorti della sanità pubblica nella provincia capoluogo. Dopo la serie di confronti sulla sanità avvenuti nelle scorse settimane – il 18 giugno con il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci,il 27 giugno nell’incontro con la massima dirigenza Asur e Aziende Ospedaliere, il 19 luglio invitati dall’Assemblea plenaria dei Sindaci dell’ Area Vasta 2 – tutti i i timori , le perplessità e le critiche espresse in quelle sedi, sembrano trovare motivi ulteriori di conferma nei più recenti atti deliberativi dell’Asur stessa. Nel mese di luglio, infatti, la Direzione generale dell’Asur ha definito i Budget provvisori delle 5 Aree Vaste ( e della Direzione Generale): ovvero il riparto su scala territoriale del complesso delle risorse economiche necessarie a garantire i servizi sanitari per i cittadini delle Marche. Nell’ambito di questa operazione abbiamo assistito – nell’arco di pochi giorni – ad un singolare ripensamento: la somma destinata(in data 2 luglio) all’Area Vasta 2 di Ancona è stata pesantemente ridotta il 18 luglio scorso. Dopo la prima ripartizione infatti – attuata con “determina” Asur 359 del 2/7/2019 – l’Asur è tornata sui suoi passi e – con determina 380 del 18/7/2019 – ha rivisto la distribuzione delle risorse: mantenendo inalterato il totale delle disponibilità, ma togliendo 7 milioni di euro all’Area Vasta 2 di Ancona.

Un’ operazione fortemente penalizzante per l’Area Vasta più grande e complessa delle Marche che- con il taglio di 7 milioni alla voce “personale,beni, servizi, medici convenzionati, altri costi” – allontana ulteriormente le risorse assegnate alla sanità anconetana (pari a 663 milioni) dalle effettive necessità e persino da quanto definitivamente assegnato nel 2018 (determina Asur 193 del 10/4/2019): 688 milioni. Si pensa dunque di garantire, nel 2019, la stessa qualità e quantità della risposta sanitaria nella provincia di Ancona spendendo quasi 25 milioni in meno? Appare anche incomprensibile la motivazione della diversa distribuzione delle risorse che penalizza l’Area Vasta di Ancona (ma anche quella di Pesaro) :non vorremmo che si pensasse di attribuire all’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona compiti e funzioni propri dell’Area Vasta. Un’ operazione che non solo non appare finanziata, ma che contribuirebbe ad alterare il compito che spetta all’Azienda regionale di Torrette: dichiaratamente votata all’alta specializzazione di livello regionale e interregionale. Siamo, infine, a segnalare che, rispetto al budget di previsione del 2018, per l’Area Vasta 2 di Ancona si individua un incremento delle risorse destinate al privato accreditato per oltre 3 milioni di euro: in questo caso, le preoccupazioni dei sindacati si trasformano in sconcerto e totale contrarieta’ . L’intenzione ,neanche tanto celata dell’Asur, è quella di cedere ulteriori servizi al privato? (cs)