ISPEZIONE DEL MINISTERO IN COMUNE, “ADESSO PARLO IO”

Il sindaco ”past” Roberto Sorci inaugura il 2019 con questa intervista che affronta le recenti tematiche che hanno animato i dibattiti sulla stampa locale ed i social nel periodo delle festività natalizie. Lo abbiamo incontrato per chiarire anche degli aspetti che riguardano l’ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze focalizzata al periodo 2010-2015. Non da ultimo una nuova riflessione sulla questione delle colonnine elettriche di recente installazione da parte del Comune di Fabriano, peraltro ancora non attive.

Sorci, da ex sindaco un tuo commento sugli ultimi fatti che hanno visto un pesante botta e risposta tra il sindaco Gabriele Santarelli, il sindacato UIL/Fpl (che rappresenta la maggioranza dei lavoratori del Comune di Fabriano) e la Cisl?

Quando si tratta di materie sindacali all’interno della struttura pubblica è sempre difficile, in quanto ci sono posizione confuse anche nella legislazione. Di polemiche ne ho avute tante con i dipendenti e il sindacato. I dipendenti del Settore Finanziario raccolsero addirittura le firme contro di me, contestandomi che facevo il Dirigente, il Direttore Generale e che li trattavo male, perché li invitavo a lavorare di più. Per non dimenticare quando misi la porta ad accesso controllato. Gli stessi sindacati si rivolsero al Prefetto dicendo che volevo geo-referenziare i dipendenti. Credo che esista sempre una dialettica, però bisogna sapersi assumere come amministratori delle responsabilità e non usare i dipendenti come scudo per altre finalità. Quando si vuole che la macchina amministrativa funzioni, non si può usare la contrattazione a scopo punitivo, né per favorire qualcuno.

A cosa si riferisce il sindaco Santarelli parlando dell’ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha rilevato, secondo il sindaco, delle irregolarità per il periodo 2010-2015 visto che in quel periodo (almeno dal 2010 al 2012) tu stesso ricoprivi la carica di sindaco di Fabriano?

Intanto specifichiamo che è una consuetudine l’ispezione ministeriale ai comuni, nel periodo 2000-2010 ne abbiamo avute ben due. Questa visita ispettiva, effettuata tra gennaio e febbraio 2016, ha riguardato un arco temporale di oltre cinque anni, perché gli accordi hanno una valenza lunga, ma aveva un focus particolare sul periodo 2013-2015. Mi ha sorpreso l’atteggiamento dell’amministrazione Sagramola sugli esiti della visita, che aveva tre capisaldi: la parte finanziaria, la parte della gestione degli appalti, i rapporti con il personale. Questo rapporto aveva diversi aspetti positivi e stranamente mai resi pubblici, al di là delle polemiche fatte sulla gestione delle proroghe degli appalti (è stato usato all’epoca dagli attuali amministratori che erano all’opposizione il termine ”Fabriano come Roma Capitale”), quando le proroghe degli appalti avevano solo lo scopo di tutelare il Comune e, badate bene, le proroghe erano fatte in continuità di impegno finanziario mentre, se fossero stati banditi nuovi appalti, i costi sarebbero stati superiori. Mai affermazione fu così ridicola. Guarda caso anche la nuova amministrazione grillina, giustamente e, ribadisco, giustamente ha fatto proroghe di appalti dei servizi sociali per mantenere la spesa invariata e continuare a dare il servizio. La Casa di Riposo Vittorio Emanuele è addirittura ancora in proroga di appalto, per le difficoltà introdotte dall’entrata in vigore nel 2017 della normativa degli appalti. E durante la proroga del vecchio appalto è stato fatto l’affidamento di un nuovo servizio alla Coop che gestisce il servizio e quindi con l’aumento del budget di spesa. Per la parte finanziaria, la relazione del Ministero ha esaminato il trend dal 2010 al 2015 e, non solo, ha commentato in modo positivo la gestione finanziaria del Comune evidenziando che, grazie agli avanzi di amministrazione 2010-2011, il Comune aveva ridotto l’esposizione dei mutui nel 2013, consolidando la posizione di robustezza delle proprie finanze. Ecco perché sono rimasto stupito dal mancato utilizzo a scopo informativo della relazione ministeriale da parte della precedente amministrazione. Terzo aspetto, i rapporti contrattuali con i dipendenti in cui, usando un termine alla Di Maio, la “manina” è andata ad evidenziare in particolare il rapporto degli incentivi per l’ufficio tecnico (ex art.18). Perché questo famoso 2%, invece che 1,5%, in base alla normativa attuale andava interpretato al netto o al lordo, saranno i legali a sciogliere questi dubbi. E il famoso regolamento dell’ex art.18 non era stato aggiornato alla normativa nuova. Inoltre si evidenziava anche un rapporto legato alla contrattazione interna relativa al fondo 2014 in cui le discussioni e polemiche sono ancora aperte.

Nell’augurio a mezzo social per il nuovo anno rivolto alla città dal sindaco Santarelli si fa riferimento al rafforzamento dell’ufficio legale interno del Comune di Fabriano, sottolineando testualmente che “qualcuno dovrebbe iniziare a preoccuparsi”. La intendi come una minaccia o un avvertimento?

Ormai vanno di moda queste affermazioni sempre un po’ ambigue. Credo che nessuno si debba preoccupare, l’ufficio legale serve a dare supporto alla struttura interna anche se, vedendo gli atti, ho notato che sono già stati affidati altri incarichi esterni di studio. Credo che si debba preoccupare più chi Amministra, che rischia di sbagliare in buona fede qualche atto, che altri. Io ne sono testimone vivente.

Da diversi mesi stai cavalcando la battaglia sulle undici colonnine per la ricarica delle auto elettriche, da poco installate in città dalla nuova amministrazione. Sappiamo, attraverso i tuoi post sui social, che hai scritto al Comune di Fabriano (nello specifico al Sindaco, al Segretario Comunale, ai Dirigenti ed ai Sindaci revisori) facendo notare delle irregolarità riguardanti la non applicazione della tassa di occupazione del suolo pubblico e l’affidamento senza evidenza pubblica ad Enel X (società del gruppo Enel). Hai ricevuto una risposta da parte del Comune?

Quello che mi ha sorpreso sono stati alcuni commenti sui social alla mia riflessione, che mi hanno dato l’idea di una città che ragiona per tifoserie ma, soprattutto, sta diventando una collettività priva di senso civico. La mia osservazione era a tutela del bene pubblico e, soprattutto, di comportamenti uguali per tutti. Non era né contro l’auto elettrica, né contro l’Amministrazione per promozione dell’auto elettrica, ma per il metodo e comportamenti usati. Tanto è vero che questa è l’unica amministrazione del Movimento Cinque Stelle che ha fatto una sciocchezza del genere. Per tornare alla tua domanda, la risposta ad oggi non è pervenuta e le colonnine non sono attive. In compenso mi ha risposto il dirigente della Regione Marche, che avevo interpellato.

Conoscendoti, avrai sicuramente monitorato anche altri Comuni (magari anche più grandi del nostro) per capire come hanno trattato Enel X e la questione delle colonnine di ricarica. Cosa puoi dirci in merito?

Per tanti anni sono stato tra l’altro l’Energy manager della mia azienda, quindi del settore elettrico seguo tutte le sue evoluzioni. Ho avuto e ho a che fare con tutti coloro che oggi fanno business anche nella ricarica elettrica. Ho avuto modo di osservare diversi comportamenti dei Comuni, ad esempio Roma, che già nel 2017 aveva predisposto un piano per la mobilità elettrica facendo un ottimo lavoro. Quello che mi ha fatto specie è che l’amministrazione romana a guida Cinque Stelle si è opposta, giustamente, alla richiesta dei Municipi di Roma di concedere gratuitamente l’occupazione del suolo pubblico per l’istallazione delle colonnine. Torino (sempre a guida Cinque Stelle), questa è notizia recente, ha bandito nel mese di ottobre 2018 un’evidenza pubblica per l’installazione delle colonnine da parte dei privati, in cui ha stabilito che l’occupazione del suolo pubblico non si paga per due anni per un certo tipo di colonnina, per tre anni se si installa una colonnina con prestazioni superiori, successivamente si paga normalmente. Ad agosto scorso ho fatto presente alla Regione Marche che nell’ articolato della legge regionale, approvata pochi giorni prima, c’era un’ambiguità sull’occupazione di suolo pubblico che poteva dare luogo ad interpretazioni errate. In proposito mi ha risposto il dirigente della Regione Marche, tanto è vero che i bandi sono stati ritardati e sono alla discussione, pensando a soluzioni tipo Torino, proprio per evitare questa ambiguità del suolo pubblico. Potrei dare un’ancora di salvezza alla nostra Amministrazione suggerendo che, essendo Fabriano inserita nel cratere sismico, teoricamente anche l’occupazione del suolo pubblico dovrebbe essere sospesa, così come riportato in modo molto ambiguo dal testo della nuova Finanziaria (sede legale Regione Lazio). Ma ribadisco a chi ha fatto sempre il Savonarola, che il documento della convenzione tra il Comune ed Enel deve essere modificato e, soprattutto, vada pubblicato nell’Albo Pretorio unitamente alla delibera come previsto per legge. A tutt’ora non è stato pubblicato, quindi l’atto è formalmente inefficace, nonostante le colonnine siano montate. Peraltro anche la segnaletica orizzontale delle colonnine è sbagliata, perchè l’utilizzo del colore giallo per le strisce è irregolare in quanto il codice stradale stabilisce con chiarezza a chi può essere riservato il posto mediante l’applicazione del colore giallo. Quindi dite a Enel X che cambi colore delle strisce!

Gigliola Marinelli