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UNA MOZIONE DELLA MINORANZA PER SALVARE L’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE

La minoranza di Fabriano presenta una mozione per il mantenimento del Giudice di Pace nel territorio fabrianese.

Considerato che:
– la Costituzione Italiana recita che: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, opinione politiche, condizioni personali e sociali”, e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano le libertà e l’uguaglianza dei cittadini e delle cittadine;
– l’esercizio della giustizia civile e penale va garantito a tutti i cittadini e che a tal fine, nel 2002, sono stati costituiti dalla riforma della Giustizia i Giudici di Pace che sono gli uffici più vicini al cittadino;
– con l’entrata in vigore nell’anno 2014 del riordino degli Uffici Giudiziari i Giudici di Pace non sarebbero più potuti rimanere nel territorio, salvo l’intervento dei Comuni;
– il Comune di Fabriano coinvolgendo gli altri Comuni di Sassoferrato, Genga, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico (autoesclusasi Arcevia) ha provveduto al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace;
– nel 2021 le competenze del Giudice di Pace avranno un notevole incremento
Ampliamento competenze. Sul fronte civile, al gdp saranno attribuiti i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose in possesso di terzi e i procedimenti di volontaria giurisdizione. La competenza per valore viene estesa fino a 30 mila euro e per gli incidenti stradali fino a 50 mila euro. IL giudice di pace avrà poi la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro;
– il diritto ad accedere alla giustizia è un interesse giuridico di fondamentale rilevanza, segno di una società che possa definirsi davvero civile;
– conseguentemente, pensare di non aver più nel nostro territorio il Giudice di Pace significherebbe sic et simpliciter non rispettare tale diritto sopra citato, in quanto per i cittadini risulterebbe ardimentoso poter accedere alla giustizia, in termini di costi economici e di pressioni di altra natura;
– è stato un errore la mancata difesa e permanenza del Tribunale, e la eliminazione di questo ulteriore Ufficio avvalorerebbe l’idea di abbandono del nostro territorio da parte degli organi politici di governo ad ogni settore.
Ritenuto che:
– la determinazione del Responsabile del Servizio numero 150 del 20.3.2018 evidenzia che “le spese sostenute nel decorso anno 2017 per il funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace ammontano complessivamente ad euro 87.430,00 […] che alla luce dei criteri indicati nell’art. 6 della convenzione sono a carico dei comuni gli importi che seguono: Fabriano n. abitanti 30.807 Euro 58.402,31; Cerreto d’Esi n. abitanti 3.716 Euro 7.044,60; Genga n. abitanti 1.748 Euro 3.313,77; Sassoferrato n. abitanti 7.104 Euro 13.467,39; Serra San Quirico n. abitanti 2.811 Euro 5.201,93”;
– la predetta convenzione è scaduta in data 31.12.2017, ed è stata rinnovata in seguito alla delibera n. 28 del Consiglio Comunale di Fabriano della passata legislatura;
– in data 2.12.2018 sul Corriere Adriatico, in un articolo ad opera della giornalista Veronique Angeletti, si evidenzia che alcuni Comuni interessati non vogliono contribuire al sostentamento delle spese finalizzate al mantenimento di tale fondamentale Ufficio;
– alcune spese sarebbero, comunque, sempre sostenute visto e considerato che nell’Ufficio del Giudice di Pace vi lavorano con alta professionalità dipendenti comunali;
Considerato, altresì; che:
– la Regione Marche riconosce contributi ai Comuni che mantengono a proprio carico la sede dell’Ufficio del Giudice di Pace, ai sensi degli articoli 1 e seguenti delle Legge Regionale n. 13/2014;
– con il decreto dirigenziale n. 12 del 11.7.2017 è stato persino approvato lo schema della domanda di contributo che i Comuni interessati possono inviare alla Regione Marche.

PER QUESTI MOTIVI
S’impegna l’Amministrazione a rinnovare la convenzione predetta al fine del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace nel territorio fabrianese, invitando al confronto gli altri Comuni interessati per sollecitare l’importanza della loro partecipazione per la permanenza di questo essenziale Ufficio.
E comunque impegna l’Amministrazione a mettere in atto tutte le azioni finalizzate a mantenere la presenza dell’Ufficio del Giudice di Pace, nella sua sede di Fabriano, tramite il mantenimento di fondi in bilancio ed il mantenimento del personale, svolgendo il ruolo di Comune capofila dell’entroterra della Provincia di Ancona.
E ancora, impegna a promuovere tutte le azioni nei confronti dello Stato (Ministero della Giustizia), della Regione Marche e degli altri Enti locali sensibilizzandoli sull’importanza del mantenimento dell’Ufficio del Gdp, evitando al nostro territorio la perdita di un servizio così importante.

Si richiede, vista l’importanza della questione, l’anticipo della discussione della presente mozione e quindi la discussione della stessa nel prossimo Consiglio Comunale.