RUSSIA 2018, UN VIAGGIO NEL TEMPO NELLA MIA STORIA MUNDIAL

Eccoci a Russia 2018, XI edizione FIFA dei Mondiali di football. Fin da bambino l’evento internazionale sportivo per eccellenza, quello più atteso, le caldi estate ricche di aneddoti dai vari team, i raduni davanti ai maxischermi, i commenti, le formazioni, gli inni, i colori, le nazionali, campioni e sorprese, delusioni e rivelazioni, il grande circo del Mondiale, un evento unico, atteso con trepidazione a cadenza quadriennale. Da quando seguo il football, questa è la prima volta senza la presenza degli azzurri, evento apocalittico vista la passione che lega l’Italia intera alla Nazionale, evento che bissa l’eliminazione clamorosa dai campionati del Mondo in Svezia del 1958. Ripercorro velocemente con la mente i miei 40 anni Mundial: nel ’78 ricordo l’Argentina di Mario Kempes battere una forte Olanda, buonissima l’Italia del blocco juve-toro creata da Enzo Bearzot.1982 in Spagna, gli azzurri di Bearzot con Pablito Rossi, capitan Dino Zoff e i cross di Bruno Conti, dopo un girone eliminatorio sofferto, battono l’Argentina di Passarella e la fortissima Selecao di Tele Santana, quella di Zico, Falcao, Eder, Junior, Cerezo, Socrates per intenderci, selezione di tanti assi, concludendo con quel 3-1 contro la solida Germania Ovest di Rummenigge, l’urlo di Tardelli e il tre volte Campioni del Mondo del mitico Nando Martellini, una vittoria sensazionale esaltata dall’entusiasmo del presidente Sandro Pertini. 1986 siamo in Mexico, e’ il Mundial del fenomeno Diego Armando Maradona, la sua definitiva consacrazione, il piu’ grande in assoluto, la mano de dios e il gol del secolo contro l’Inghilterra, il riscatto dalla vicenda Falkland, poi le notti magiche di Italia ’90, forse la miglior nazionale azzurra quella di Vicini, ma Coppa alzata da Brehme e dalla solita Germania contro un’ Argentina ancora una volta trascinata da Maradona, USA ’94 le serpentine di Baggio e quel sogno finito ai rigori col Brasile, ’98 la prima volta della Francia e del suo capitano Zidane poi il primo Mundial in Asia vinto dal Brasile del duo d’attacco esplosivo Ronaldo-Rivaldo. Ed eccoci al 2006 ai Mondiali in Germania, l’urlo di Grosso, una forte difesa e Italia Campione per la quarta volta, nel 2010 e’ la volta delle Furie Rosse ispaniche guidate da Iniesta vincitrici in Sudafrica, 2014 a Rio de Janeiro, l’organizzazione e l’amalgama della forte Germania di mister Low e del bomber Muller e quel 7-1 ai padroni di casa passato alla storia. In Russia vedo come favorito il Brazil, ho sempre tifato Brazil e il loro football-samba fin da bambino, sono convinto che sarà un buon Mondiale con tanti spunti e con varie sorprese, iniziamo subito con la roboante vittoria russa a Mosca contro l’Arabia Saudita, buon Mondiale agli amici lettori, appassionati e non.

Francesco Fantini