ASPETTANDO GLI INDICI DI VULNERABILITA’ SISMICA – Polemiche politiche

Da mesi attendono l’esito degli esami di vulnerabilità effettuati nella scuola media Giovanni Paolo II. Dopo la scossa di lunedì mattina di magnitudo 3.9, i genitori sollecitano, ancora una volta, l’Amministrazione comunale per conoscere questi coefficienti e capire se lo stabile che ospita centinaia di alunni è sicuro. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, intanto, conferma, che “entro la settimana arriveranno gli indici di vulnerabilità” e se la prende con la giunta Sagramola colpevole “di non aver attivato, dal 2013, l’iter per effettuare in tutti i plessi lo studio degli indici di vulnerabilità che oggi la normativa ci obbliga a completarla entro il mese di agosto” . Il primo cittadino lamenta il fatto che queste analisi si potevano fare “da quattro anni, ma i primi fondi sono stati messi a bilancio nel 2017. Entro giugno dovremmo presentare l’elenco delle scuole dove ancora va fatta questa pratica per poter accedere a dei finanziamenti – spiega Santarelli – ma il tempo non c’è. L’obiettivo, comunque, è quello di fare presto”. Il terremoto, ormai attivo da quasi due anni, non smesse di farsi sentire e la gente ha sempre più paura. Nel mirino dei genitori la scuola Giovanni Paolo II, quartiere Misericordia.

“Vogliamo conoscere il futuro dello stabile frequentato dai nostri figli perchè non ci sentiamo sicuri” dichiara Meri Latini, mamma di un ragazzino e rappresentante di classe. “L’analisi dell’indice di vulnerabilità è stata fatta – risponde il sindaco, Gabriele Santarelli – stiamo aspettando l’esito dallo studio privato che è stato incaricato di accertare lo stato di salute di questa struttura e che arriverà nei prossimi giorni. Se non è sicura verrà subito chiusa, come abbiamo fatto con il nido Giro Girotondo”. Con le scosse di terremoto che non si sono mai fermate i genitori vivono nel panico tanto che anche lunedì, nonostante il terremoto inferiore al quarto grado, in molti sono andati subito a prendere i figli a scuola. “Sono circa tre mesi che il Comune ci deve dare una risposta sull’indice di vulnerabilità sismica. Non è più possibile aspettare – rincalza Meri Latini.- Anche ieri ho scritto al primo cittadino per avere notizie”. Sulla vicenda replica il primo cittadino. “Quello che potevamo fare – precisa Santarelli – lo abbiamo fatto: mettere in sicurezza due stanze e chiudere la palestra. Appena avremo i dati decideremo il da farsi. Due le soluzioni: effettuare i lavori oppure demolire e ricostruire. Per l’eventuale trasferimento abbiamo trovato la sede: lo stabile sopra l’ex Coop, in via Buozzi”. Ora la questione diventa tutta politica: in primo piano la normativa che obbliga di fare l’esame dell’indice di vulnerabilità in tutte le scuole e l’accusa che questi accertamenti si potevano fare dal 2013 senza la fretta di questi mesi.

Marco Antonini