“AREA VASTA MONTANA CON L’UMBRIA E INVESTIMENTI SULLA ROBOTICA”

Un’Area vasta montana, in sinergia con l’ospedale di Branca, in Umbria, con capofila l’ospedale Fabriano e il potenziamento della chirurgia robotica per evitare chiusure e declassamenti. Domani pomeriggio, 6 settembre, il documento redatto dai consiglieri di maggioranza e opposizione arriverà in consiglio. Obiettivo: definire le azioni per la difesa del diritto alla salute nella zona montana e per il presidio ospedaliero Profili. Il sindaco Santarelli, intanto, torna all’attacco sulla carenza di medici nel reparto di Pediatria: “Dopo l’offerta del Presidente, Luca Ceriscioli, di prendere in mano i concorsi per l’assunzione dei pediatri, non potendo accettare per ovvi motivi, ho scoperto che l’Area Vasta 2 ha fatto un concorso per titoli e colloqui con il quale è stata redatta una graduatoria per due pediatri a tempo determinato per sei mesi da svolgersi nell’ospedale di Fabriano. In Area Vasta 1 – attacca – è stato fatto un concorso pubblico per un posto a tempo indeterminato per pediatri. La graduatoria è formata da 6 idonei. Mi chiedo se non sia possibile attingere alla graduatoria dell’Area Vasta 1 per avere pediatri a tempo indeterminato. Come mai per l’Area Vasta 2 non sia stata fatta la stessa procedura?”.

A Palazzo del Podestà, intanto, si lavora sul futuro dell’ospedale. La mozione in difesa del Profili è chiara e ribadisce un dato di fatto importante fondamentale: il Comune di Fabriano è territorialmente il più esteso della regione Marche con caratteristiche orografiche che portano ad avere frazioni fino a 1.000 metri di altitudine e ad oltre 30km di distanza dalla città. Le infrastrutture, S S 76 in primis, determinano tempi di raggiungimento delle altre strutture ospedaliere molto dilatati e che peggiorano causa maltempo e lavori in corso. Per questo il consiglio comunale chiede “di rivalutare nell’ambito della conferenza Stato-Regione una nuova definizione dei criteri per il riconoscimento delle aree disagiate, superando l’esclusivo parametro logistico-infrastrutturale, per introdurre elementi di valutazione rispetto al contesto economico-sociale, o alla persistenza nel tempo di emergenze come le crisi sismiche. L’auspicio è quello di riuscire a rivedere le “Linee guida per la revisione delle reti cliniche – Le reti tempo dipendenti”, siglate dalla Conferenza Stato-Regioni il 24 gennaio 2018, prestando attenzione alle emergenze orografiche – infrastrutturali montane, alle aree di crisi socio-economica e ai crateri sismici. Si chiede di istituire, in queste aree, anche dei progetti pilota monitorati dalla Rete Clinico assistenziale per la Neonatologia e i punti nascita”.

L’obiettivo è quello di creare un’Area vasta montana, oppure di un’azienda sanitaria interregionale montana, con la Regione Umbria, e di valutare, considerato il nuovo blocco operatorio da poco attivo, e le specialità dei medici già presenti, il potenziamento della chirurgia robotica con robot di ultima generazione, anche coinvolgendo Fondazione e/o Associazioni no-profit. La mozione verrà trasmessa ai parlamentari eletti nei Collegi delle Marche; alla Commissione Sanità dell’Assemblea Legislativa; ai Gruppi consiliari nella Assemblea Legislativa; alla Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 2; ai sindaci dell’Unione montana e ai vertici sanitari.

Marco Antonini