TRUFFA A FABRIANO, “SUO FIGLIO HA PROVOCATO UN INCIDENTE, SERVONO SOLDI”
Ancora una truffa ad un’anziana di Fabriano. Questa volta nessun avvocato si è presentato a casa, ma tutto si svolto al telefono. La donna, 79 anni, residente in una frazione, non crede alle scuse che sente dall’altra parte della cornetta e, dopo aver sventato una possibile truffa, chiama le forze dell’ordine con la speranza di riuscire a rintracciare gli autori di quella strana telefonata. Il fatto è accaduto venerdì mattina, 26 gennaio. “Signora, parla l’ospedale, suo figlio ha provocato un incidente, deve inviarci dei soldi per gli esami che dobbiamo fare urgentemente” è stata la scusa ideata dai balordi per spaventare la donna e riuscire poi, con molta probabilità, a farle versare dei soldi in una carta ricaricabile. L’anziana, più arzilla che mai, ha appoggiato la cornetta sul mobile, ha chiamato il figlio che in quel momento si trovava a lavoro per informarsi personalmente delle condizioni di salute del proprio caro e il piano è saltato in pochi minuti. “Fortunatamente – confida il figlio – questi soggetti si sono imbattuti in mia madre che è una donna molto forte e non si è fatta vincere dalla paura, ma casi del genere, con un altro finale, accadono ogni tanto”. Quello di ieri è solo l’ultimo caso. Alcuni mesi fa, la stessa 79enne è stata protagonista di un fatto simile in via Martiri della Libertà, nel quartiere Borgo. “Andò a fare la spesa al supermercato – racconta il figlio – e sventò la truffa dello specchietto. Due uomini tagliarono la strada improvvisamente dopo averla inseguita fino alla chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Hanno insistito nel dire che le aveva rotto lo specchietto e volevano a tutti i costi i soldi per la riparazione. Fortunatamente passò una pattuglia e i due dovettero arrendersi”. L’appello delle forze dell’ordine è quello di non fidarsi mai di chi si presenta a casa per chiedere denaro per prestazioni sanitarie o pratiche legali a nome dei propri cari. In questi casi bisogna chiamare subito i numeri di emergenza 112 e 113.
m.a.