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ABOLIRE GLI SPRECHI, TUTELARE I POSTI DI LAVORO

di Crescenzo Papale, Pcl

Negli ultimi anni, sotto le amministrazioni di centrosinistra, Fabriano ha perso una parte cospicua del suo patrimonio produttivo: fabbriche chiuse o delocalizzate, ridimensionamento. “La dismissione delle fabbriche e dell’indotto ha causato una perdita enorme di posti di lavoro, di capacità e di ricchezza per la città”, dichiara Crescenzo Papale della sezione di Ancona del PCL, nonchè candidato sindaco per lo stesso Partito alle elezioni amministrative di Fabriano. Purtroppo, i dati forniti dal Centro per l’impiego di Fabriano fotografano una situazione drammatica: in sei anni i disoccupati sono raddoppiati e superano la soglia dei 5000. Addirittura se aggiungiamo anche i lavoratori in mobilità che potrebbero aggiungersi alla lista dei senza lavoro si supererebbero le 6000 unità e su una popolazione attiva, fra i 14 e i 65 anni, la percentuale di disoccupazione raggiunge il 25%. Le politiche di attacco al lavoro, di privatizzazione, di tagli sociali, continueranno purtroppo anche a Fabriano sia che vinca il centrosinistra, sia che vinca il centrodestra, aggiunge Papale. “Il Partito Comunista dei Lavoratori di fronte alla drammatica situazione economica e sociale sostiene con tutte le proprie forze la necessità di costruire un coordinamento operaio delle aziende in crisi e in lotta, con delegati eletti in tutti i posti di lavoro, a cui deve essere affidata la reale direzione della lotta. E occorre che quest’ unità si realizzi attorno ad una risposta di lotta tanto radicale quanto radicale è l’offensiva dei padroni e del Governo. Occorre unire le forze nella prospettiva di una mobilitazione prolungata, sostenuta da una comune cassa di resistenza, attorno ad una piattaforma unificante che raccolga tutte le emergenze imposte dalla crisi:

• BLOCCO GENERALE DEI LICENZIAMENTI,
• PROMOZIONE A TUTTI I LIVELLI LA NAZIONALIZZAZIONE SENZA INDENNIZZO E SOTTO CONTROLLO OPERAIO DELLE AZIENDE CHE FALLISCONO O LICENZIANO
• PATROCINIO UFFICIALE DEL COMUNE A TUTTE LE AZIONI DI LOTTA PER IL LAVORO
• RIPARTIZIONE GENERALE DEL LAVORO TRA TUTTI, A PARITA’ DI SALARIO; SE C’È LA CRISI E C’È POCO LAVORO, QUEL LAVORO VA RIPARTITO FRA TUTTI, IN MODO CHE NESSUNO NE SIA PRIVATO.
• INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE PER TUTTI COLORO CHE CERCANO LAVORO E PER I GIOVANI IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE.

Costa troppo?
Basta finanziarlo con l’abolizione degli sprechi veri che non sono la sanità, pensioni, scuola, diritti ma sono le varie infinite forme di assistenza pubblica al capitale e al suo profitto, al suo parassitismo finanziario.

Utopia? Incompatibile?
A chi ci dice che la svolta che ci vorrebbe “non è possibile”, “perchè c’è la crisi, perchè le risorse sono poche, perchè non si può che obbedire alle leggi esistenti” ecc, ecc, rispondiamo che proprio la subordinazione a questa cultura, ad ogni livello, ha accompagnato negli ultimi 30 anni la sconfitta drammatica del mondo del lavoro. Noi rifiutiamo questa logica. La nostra logica non è quella di gestire l’esistente, ma di rompere con le sue leggi, conclude il candidato sindaco del PCL