“FERITE LE RELAZIONI UMANE”

“Alle ferite fisiche si aggiungono quelle delle relazioni umane che faticano a sopravvivere”. Il vescovo di Fabriano-Matelica, appesa la drammatica notizia della 17enne ferita con un coltello dalla madre, si è raccolto in preghiera per questa famiglia. Pur parlando in generale, senza entrare nelle dinamiche di un nucleo in particolare, monsignor Stefano Russo sottolinea “le difficoltà, nella nostra epoca, di costruire rapporti umani duraturi”. Nemmeno il tempo della gioia del Natale, che ha fatto suonare a festa tutte le campane della città, ha dato una tregua. “Avvertiamo  fatica – riflette – per tanti motivi che, in questo periodo, rendono fragili pure le nostre case. La famiglia dovrebbe essere il luogo dove le relazioni sono più forti e compatte. A volte l’emotività prende il sopravvento e oscura la ragionevolezza, il diverbio diventa più forte dell’amore”. Russo ha chiesto ai sacerdoti di intensificare i momenti formativi con le famiglie, di pregare per chi, in questo momento, sta soffrendo, di fermare i giudizi che sfociano con troppa facilità nel pettegolezzo e di rimboccarsi le maniche per costruire nuove relazioni affinchè “tutte le famiglie diventino luoghi educativi senza nessun tipo di violenza”. Un primo passo, quindi, fatto di sguardi di speranza di cui la ragazzina ferita dalla propria madre in un momento di raptus ha bisogno più che mai adesso e nei prossimi mesi. “Auspico occhi nuovi – conclude il vescovo – che mettano da parte rancore e rabbia per iniziare una vita nuova”. Da anni, proprio per aiutare tante famiglie in difficoltà, sono attivi gli oratori in molte parrocchia sia di città che in alcune frazioni del comprensorio. Leggi qui, il Natale di relazioni 4.0 https://www.radiogold.tv/?p=31117.

Anche i Servizi Sociali del Comune di Fabriano svolgono un lavoro importante sostenendo, non solo materialmente, tante famiglie che si trovano in situazioni disagiate per colpa della crisi e non solo. Ieri sono state subito allertate le assistenti sociali. “Tuteleremo la privacy della ragazzina e della famiglia – spiega l’assessore Simona Lupini-. Abbiamo attivato tutte le procedure previste: la minore è stata affidata a un’educatrice professionale che l’assisterà fin quando non uscirà dall’ospedale. Abbiamo già provveduto a metterci in contatto con il padre2. Quando la 17enne sarà dimessa i Servizi Sociali insieme al Tribunale per i minori decideranno come e a chi affidarla.

Marco Antonini