DIFENDIAMOCI DAI FURTI
Non c’è pace per il Fabrianese alle prese, da tempo, con i furti. Prese di mira le abitazioni sia della città che delle frazioni. L’ora prescelta è quella del tardo pomeriggio, tra le ore 17 e le 20. Giovedì sera i carabinieri di Fabriano hanno notato un 38enne che passeggiava con fare sospetto nel centro storico e l’hanno arrestato per evasione. Visti i precedenti penali non è escluso che si trovasse in città per mettere a segno qualche furto. Durante la perquisizione hanno scoperto che era stato già stato arrestato per reati predatori e doveva scontare la pena invece che effettuare più di 400 chilometri e salire da Napoli a Fabriano per non si sa quale specifico motivo. A peggiorare la situazione c’ha pensato lui stesso: addosso, infatti, aveva una lastra di metallo non più grande di una tessera bancomat che avrebbe potuto usare, in caso di furti alle abitazioni, per aprire la porta d’ingresso senza lasciare tracce. E’ stato nuovamente arrestato dai carabinieri e condotto nel carcere di Ancona. Due giorni fa un altro blitz a Fabriano con i ladri acrobati che hanno preso di mira il quartiere Santa Maria. Con agilità si sono arrampicati fino al quarto piano di un palazzo e hanno forzato le finestre per entrare. Sono stati i proprietari, appena rientrati a casa, a dare l’allarme su Facebook e alle forze dell’ordine che indagano. Alcune abitazioni sono state anche messe a soqquadro. Dei ladri nessuna traccia: sono fuggiti con un bottino di oro e denaro contante di circa 6mila euro. Paura nel quartiere periferico per l’ennesimo colpo messo a segno nel tardo pomeriggio, quando i proprietari si trovavano ancora a lavoro. I ladri, infatti, hanno agito indisturbati e nessuno ha visto nulla. Negli ultimi giorni, poi, un furto è stato denunciato a Sassoferrato. Ignoti sono riusciti ad entrare in una casa del centro della cittadina sentina per poi scappare, poco dopo, con un bottino di circa mille euro.
Alcune settimane fa, invece, una banda è entrata in azione nel quartiere Piano, tra via XIII luglio e Vetralla ed è scappata con un bottino che si aggira intorno ai 2.500 euro tra gioielli e banconote rubate. I ladri si sono arrampicati sulla grondaia, sono saliti al primo piano, hanno forzato la porta finestra e, all’interno, hanno messo sala e camera a soqquadro. Sono poi fuggiti con la refurtiva in oro e denaro, facendo perdere le proprie tracce. Solo intorno alle ore 20 le due coppie di coniugi sono rientrate a casa per la cena e hanno fatto la triste scoperta. Sul posto i militari della compagnia di Fabriano che hanno effettuato i primi rilievi e hanno iniziato subito ad indagare sul caso. A inizio febbraio un altro triste caso. I ladri senza cuore sono entrati in azione in due appartamenti situati in via Nestore Zacchilli. Il colpo è stato effettuato mentre i due titolari dello stabile, padre e figlio, si trovavano all’ospedale Profili: il primo era in fin di vita, il secondo al suo capezzale. Le case sono state messe a soqquadro e i ladri sono fuggiti con 3 mila euro di gioielli. Per entrare hanno forzato la finestra, rotto il vetro del bagno senza che nessuno si accorgesse di nulla. I ladri si muovono con una tecnica ben precisa e, negli ultimi mesi, l’hanno messa in pratica a Sassoferrato. Si muovono in gruppo, almeno quattro persone ogni volta e iniziano a suonare i campanelli nelle abitazioni. Se qualcuno risponde i malviventi si improvvisano turisti, chiedono indicazioni stradali e nel frattempo cercano ci capire se quella casa è appetibile o meno; se nessuno apre la porta si passa all’attacco: due forzano subito la porta o la finestra, due controllano da fuori. C’è rabbia in paese per l’ennesimo episodio che spaventa. I cittadini, intanto, hanno segnalato alle forze dell’ordine due persone, un uomo e una donna di mezza età, che avrebbero partecipato al blitz dei ladri. Dai primi accertamenti è emerso che questi due soggetti, mentre i loro complici stavano cercando di svaligiare l’appartamento, hanno iniziato a distrarre il vicino con una serie di domande su Sassoferrato. Solo a operazione conclusa l’anziano residente si è insospettito e quando è tornato a casa il proprietario della casa vicino ha fatto la triste scoperta. Sul posto le forze dell’ordine che indagano sull’accaduto.
A gennaio, invece, si sono registrati cinque tentativi di furto tra San Donato, nel Fabrianese, e Sassoferrato in poco più di una settimana. I ladri, però, non hanno fatto i conti con gli allarmi inseriti nelle abitazioni e si sono dovuti arrendere. Tentati furti sono stati segnalati, anche se in diminuzione rispetto ai mesi precedenti, nella periferia di Cerreto d’Esi dove gruppi di persone si sono organizzati per le ronde notturne nella cittadina.
Piccoli suggerimenti per una casa più sicura
Il primo consiglio è quello di aumentare i sistemi di sicurezza passiva: porta blindata e chiave a mappa europea possono scoraggiare i ladri meno “professionali”. Per chi abita ai piani bassi possono esser utili delle inferriate in acciaio; anche un sistema di allarme è consigliabile, per chi può.
Non tenere, soprattutto nelle ore notturne finestre e tapparelle spalancate: soprattutto se l’appartamento è facilmente raggiungibile dal piano stradale o dal tetto; non aprire mai al citofono o al cancello o alla porta d’ingresso a persone sconosciute o che non sono “a vista”.
Non farsi “abbordare” per strada da persone che si fingono conoscenti, parenti, amici di famigliari o semplicemente persone che vogliono aiutarvi ad esempio a portare la spesa a casa; non portate sconosciuti in casa.
Non dite ad estranei o semplici conoscenti da quante persone è composto il nucleo familiare.
Non dite se e quali valori custodite in casa; non tenete in casa grosse somme di denaro o gioielli di particolare valore preferendo altri luoghi per la custodia come le cassette di sicurezza.
Se decidete di custodire gioielli o denaro in casa utilizzate una cassaforte e comunque non nascondete i vostri valori nei soliti posti sempre visitati dai ladri: cassetti, armadi, dietro i quadri, tra i libri o dentro vasi.
Anche se non avete stipulato una polizza assicurativa fotografate i vostri preziosi; le immagini saranno utili se subirete un furto, sia in fase di denuncia per la descrizione, sia in caso di ritrovamento per rivendicarne la proprietà.
In caso di assenza da casa chiudete bene a chiave la porta di ingresso, abbassate le tapparelle e chiudete le finestre.
Non pubblicizzate la vostra partenza tra conoscenti, nei luoghi di ritrovo o sui social network; fornite, se possibile, un recapito da utilizzare, in caso di problemi, ad un vicino fidato.
Allo stesso vicino chiedete, se può, di liberare la cassetta postale da posta e soprattutto dalla pubblicità che se accumulata può esser un indicatore di assenza.
Contribuite a creare nel vicinato uno spirito di reciproco sostegno, segnalando e invitando a segnalare movimenti sospetti o passaggi di estranei nei pressi dell’abitazione.
Non lasciare messaggi sulla porta, sulla cassetta postale; non create risposte automatiche che segnalino la vostra assenza sulla vostra casella di posta elettronica.
Se lo ritenete opportuno lasciate una luce accesa in casa perché questo potrebbe spaventare i ladri così come una radio o un televisore acceso.
Non postate sui social network foto o messaggi che facciano capire inequivocabilmente che siete lontani da casa.
Se al rientro trovate la porta aperta non entrate mai; chiamate immediatamente la Polizia e fate entrare gli agenti per primi; non fatevi prendere dal desiderio di sorprendere i ladri da soli o di verificare subito cosa sia successo: un ladro sorpreso e messo alle strette potrebbe diventare aggressivo.