GRAZIE DI CUORE

Un’altra giornata con il fiato sospeso, dove la rabbia, la commozione e le polemiche si sono alternate con la speranza di riuscire a salvare altre vite sotto le macerie miste a neve dell’hotel Rigopiano. Sarà la magistratura a stabilire eventuali responsabilità, ma noi abbiamo imparato una cosa che forse davamo per scontata: mai sottovalutare nessun allarme. E’ tempo di iniziare con una marcia nuova e mettere al primo posto la parola PREVENZIONE. Spetta alla politica fare la sua parte e potenziare interventi mirati per prevenire il dissesto idrogeologico e dare più uomini e mezzi alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e al soccorso alpino. Subito. Per un attimo dovremmo fermarci tutti e ringraziare tutti coloro che stanno lavorando, in prima persona, sia all’hotel Rigopiano che nelle frazioni isolate. Sono i nostri angeli. La cronaca.

 

I carabinieri forestali salvano tre persone

Terminata alle ore 16 di ieri operazione di salvataggio di tre persone, dei quali due ottantenni, rimaste bloccate da quattro giorni senza elettricità ne telefono in Frazione Farno di Acquasanta Terme. Su attività di iniziativa, i Carabinieri Forestali, a partire dalle 08:00 si sono recati in perlustrazione nelle Frazioni Fleno e Farno, ancora isolate nel territorio di Acquasanta Terme, per verificare lo stato di salute e le condizioni di vita delle persone ivi residenti. Dopo due ore di cammino a piedi con ausilio delle ciaspole, su neve superiore al metro di altezza, sono giunti in Frazione Farno, dove hanno riscontrato la gravità della situazione di tre cittadini, dei quali due ottantenni ed un quarantacinquenne, isolati da quattro giorni, senza avere alcun contatto esterno. La famiglia era completamente priva di elettricità e strumenti di comunicazione con l’esterno come telefono o radio, ed unico mezzo di riscaldamento era il camino. I due ottantenni risultavano provati dalla prolungata situazione di isolamento ed impauriti, in particolare la signora, la quale aveva anche difficoltà nella deambulazione, è stata rinvenuta in evidente stato di panico. Prontamente tramite SOI Provinciale veniva chiamato l’elicottero dei Vgili del Fuoco che interveniva e traeva in salvo i due ottantenni, Osvaldo Palmieri e Lucia Palmieri, unitamente al quarantacinquenne Michele Laudi. Anche il cane meticcio della famiglia è stato preso in custodia dai Carabinieri Forestali che lo hanno tratto in salvo e lo daranno in affidamento ai familiari quanto prima. Anche i vigili del fuoco continuano la loro attività di soccorso nelle zone colpite dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi.

La speranza: c’è vita sotto la slavina

“Chi lavora in quelle condizioni” all’hotel Rigopiano “lavora come se ci fossero da recuperare persone vive. La speranza c’è sempre, perché quegli eventi possono aver dato luogo a situazioni molto particolari”. Lo ha detto ieri il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, a ‘In mezz’ora’ su RaiTre. Sono state intanto riconosciute altre due vittime della tragedia dell’hotel Rigopiano. Si tratta di Sebastiano Di Carlo, 49 anni, di Loreto Aprutino (Pescara), e di Barbara Nobilio, di 51 anni, anche lei di Loreto Apritino. Ancora dispersi il genitori del piccolo Samuel, il bimbo di Osimo, 7 anni, estratto vivo dalle macerie. Cresce dunque l’ancoscia per Domenico Di Michelangelo, poliziotto originario di Chieti e in servizio a Osimo e per la moglie Marina Serraiocco. I vigili del fuoco hanno individuato il corpo di una vittima all’interno dell’Hotel Rigopiano. Si tratta di un uomo ed è la sesta vittima ufficiale, finora, della slavina che ha investito l’albergo. (Ansa)

Liberati dalla neve

Liberate, ieri, dai blocchi di neve diverse frazioni isolate di Amatrice, tra i 1300 e 1450 metri di quota. Sono gli ultimi interventi delle squadre della Protezione civile-Associazione Nuovo Domani di Fiumicino e del personale specializzato di Aeroporti di Roma, 11 persone in totale, che da 4 giorni sono in azione tra Accumoli, Torrita, Amatrice e Ussita. Le squadre, in 4 giorni, hanno già rimosso la neve su 340 chilometri di strade, in luoghi con casali e fattorie isolate, e liberato anche mezzi sepolti dalla neve. Gli ultimi interventi hanno riguardato, nel comune di Amatrice, le frazioni di Domo, Poggio Vitellino, Rocca Salli, Villanova, Scandarello, Colle Moresco, oltre alla provinciale 18 di Accumoli. I lavori sono stati svolti attraverso l’impiego di 3 speciali turbine messe a disposizione dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. I macchinari consentono di rimuovere dalle strade e in prossimità delle abitazioni blocchi di neve ghiacciata particolarmente duri e di grossi dimensioni. (Ansa)

Rischio slavina, paese evacuato

Un rischio slavina viene segnalato lungo la strada all’altezza di Cagnano, frazione di Acquasanta Terme. Conseguentemente è iniziata l’evacuazione della vicina frazione di Pomaro, i cui abitanti resterebbero bloccati. Il sindaco Sante Stangoni li ha avvisati e in molti vengono trasferiti in alberghi della costa, a Porto d’Ascoli. L’esercito sta bloccando l’accesso alla strada. (Ansa)

Diga su faglia attiva

“Nella zona di Campotosto c’è il secondo bacino più grande d’Europa con tre dighe, una delle quali su una faglia che si è parzialmente riattivata e ci possono essere movimenti importanti di suolo che cascano nel lago, per dirla semplice è ‘l’effetto Vajont'”. Lo ha detto al Tg3 Sergio Bertolucci, presidente della Commissione Grandi Rischi, aggiungendo che “se si avverte un aumento del rischio, bisogna immediatamente renderlo trasparente alle autorità e alla popolazione”.

Le strade

Anas, a seguito dei movimenti sismici e della forte ondata di maltempo che ha colpito il Centro Italia in particolare alcuni territori abruzzesi, ha impegnato giornalmente sin dalle prime ore di emergenza 300 uomini e 500 mezzi che hanno operato nelle zone maggiormente colpite. Anas è intervenuta in questi giorni sulla rete stradale di competenza, attraversata dalle condizioni meteo avverse e su circa 650 km di strade comunali e provinciali nelle regioni di Abruzzo, Marche e Molise, in coordinamento e collaborazione con le Prefetture, le Forze dell’Ordine, la Protezione civile e i Vigili del Fuoco, per liberare le strade dall’abbondante neve che si era depositata sul piano stradale e permettere ai soccorsi di raggiungere le zone colpite nel più breve tempo possibile. In particolare Anas ha effettuato interventi su 290 km di strade comunali e provinciali in Abruzzo e su 350 km nelle Marche.

a cura di m.a.