LEICESTER CITY, UN VERO “MIRACOLO” SPORTIVO

In genere qui parliamo, di arte, di storia, di viaggi, città, mostre, questa volta mi voglio soffermare su di una storia sportiva che ha avuto davvero del miracoloso, calcisticamente parlando si capisce, la storia del club inglese del Leicester City, guidato in modo magistrale e saggio dal mister Claudio Ranieri, vecchia conoscenza del calcio nostrano. Leicester è un grosso centro di circa 280.000 abitanti nel cuore dell’Inghilterra nella Regione di Midlands, non un centro noto turisticamente, ma qui Oliver Cromwell ebbe la sua roccaforte e vi morì il re Riccardo III in battaglia nel 1485. E’ una città multiculturale, dove le varie etnie hindu, sikh, ebrea, asiatica si mescolano in un melting pot razziale, religioso e multietnico molto vivace ed interessante socialmente. La città è legata al suo team, i Foxes, le volpi, divisa bianco-blu, squadra che ha vissuto sempre alterne fortune tra Division 2 e Championship e rare apparizioni in Premier League con obiettivi modesti come salvezza o giù di lì. A volte i sogni si realizzano, anche i sogni impossibili quelli che nessuno avrebbe mai immaginato o solamente potuto pensare, beh il Leicester City ha vinto la Premier League, il campionato inglese edizione 2015-16 compiendo un qualcosa d’irripetibile battendo squadre milionarie e ricche di campioni come il Manchester City, lo United, l’Arsenal, il Liverpool, il Chelsea e il Tottenham vero avversario temibile fino alla fine. Claudio Ranieri è riuscito a compattare un ambiente senza tante pretese, giocatori semi-sconosciuti con altri in cerca di riscatto, giocatori quasi dimenticati o magari scartati dai club famosi, ha unito esperienza, saggezza e da buon padre di famiglia con la sua attitudine di maestro esperto ha visto un Vardy esplodere sotto rete in modo implacabile, ha visto un Mahrez creare e segnare con colpi da genio, ha visto una difesa solidissima con il duro Huth e il capitano Morgan, ha visto i velocissimi laterali Simpson e Fuchs e un giovane portiere figlio d’arte come Schmeichel esaltarsi. Dal cilindro magico ha trovato poi centrocampisti di grande corsa e tecnica come Albringhton, Kantè e l’instancabile Drinkwater, ha trovato nel giapponese Okizawa un’altra alternativa vincente e imprevedibile, poi il gruppo, i cambi con Ulloa decisivo spesso, tutti con contributo al di sopra di ogni aspettativa dove la velocità e la determinazione hanno compensato lacune nascoste. Leicester festeggia, esulta, una città, una contea un po’ dimenticata nell’anonimato della sonnolenta provincia industriale inglese ora è alla ribalta, esplode di gioia in un vortice di esultanza che ha contagiato l’Europa intera e i tanti appassionati di football, una vittoria storica a cui seguirà un altro storico risultato: la partecipazione alla prossima Champions League, ma questa sarà un’altra storia da raccontare.

ff