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RIFIUTI IN CENTRO STORICO IN ATTESA DEGLI OPERATORI

In centro storico sale la polemica per colpa della raccolta differenziata. Esercenti e privati posizionano i loro rifiuti – specialmente carta e plastica – davanti l’ingresso del proprio negozio o abitazione lungo Corso della Repubblica. Di conseguenza, soprattutto d’estate, fabrianesi e turisti passeggiano e fotografano le bellezze medioevali di Fabriano e i tanti rifiuti che attendono di essere portati via dagli operatori. “Nei mesi estivi – spiegano – serve un cambio di programma. Questo metodo di raccolta porta a porta – denunciano alcuni negozianti – non è un bel biglietto da visita e non si può lasciare i rifiuti all’aperto fino a mezzanotte mentre giovani e non passeggiano in centro. A volte, poi, il vento peggiora la situazione.”

Intanto è partita da Via Martiri delle Foibe Istriane di Fabriano la sperimentazione di un nuovo metodo di raccolta differenziata con lo scopo di far pagare di più a chi inquina e ottenere un dato personalizzato dell’effettiva differenziazione dei rifiuti per ogni singola famiglia. L’obiettivo è quello di applicare una tariffa che preveda che chi più e meglio differenzia avrà la tassa rifiuti più contenuta. Da poco sono state installate tre isole ecologiche computerizzate dotate di pesa. “Questo sistema consente di attribuire a ciascun cittadino il peso esatto dei rifiuti prodotti. L’esperimento – conferma l’assessore all’ambiente Claudio Alianello – durerà altri due mesi. Non è stato modificato il modo con cui si effettua la differenziazione dei rifiuti all’interno delle abitazioni. La novità consiste nel fatto che prima di gettare i rifiuti, l’utente si identificherà attraverso una tessera, poi appoggerà il sacchetto del materiale differenziato sulla pesa che ne stabilirà il quantitativo esatto e lo attribuirà al nucleo familiare.” Alla fine della sperimentazione si potrà determinare la tariffa in base all’operato di ogni singolo cittadino applicando la tassa dei rifiuti in maniera diversa a secondo di chi differenzia bene rispetto a chi non lo fa. Non è escluso il coinvolgimento di altri quartieri o frazioni.

m.a.