A FABRIANO MANCA SENSO DI COMUNITA’. IL RILANCIO CON IL FIUME GIANO

“A Fabriano, purtroppo, si lavora molto spesso a compartimenti separati e i risultati tardano ad arrivare.” E’ l’affondo del Sindaco Giancarlo Sagramola che, durante la presentazione della nuova edizione del Palio di San Giovanni Battista, approfitta per chiedere al mondo politico, culturale e sociale un’inversione di marcia. “E’ vero – spiega – che mancano risorse ed è difficile intervenire sulla manutenzione ordinaria perché siamo un comune molto esteso e con 57 frazioni, ma manca anche una partecipazione unitaria agli eventi della città. Serve più gioco di squadra.” Il primo cittadino invita l’opinione pubblica anche ad alleggerire i toni – molte volte offensivi – usati sul web. “Penso spesso come sarà Fabriano tra un po’ di anni per colpa della crisi. Diventerà quello che la faremo diventare. Fortunatamente ci sono tante persone che la fanno vivere e tanti che l’apprezzano. Eppure – prosegue – troppi, anche nel nostro comprensorio, non la conoscono come città d’arte. Dobbiamo essere un perno importante nella programmazione turistico-culturale dell’appennino umbro marchigiano.” Poi l’appello ai fabrianesi. “Riscopriamo insieme la nostra appartenenza a una comunità.” Un riferimento particolare al fiume Giano, tema delle infiorate artistiche delle quattro porte del Palio, che attualmente sta vivendo una seconda giovinezza con i lavori di scopertura che hanno movimentato i fabrianesi e contribuito a vivacizzare il dibattito sulla vitalità del centro storico. “Abbiamo dato il via a lavori importanti in tutto il tratto cittadino del Giano per un importo di 4 milioni di euro. Sono serviti anni di lavoro per arrivare alle operazioni che vediamo oggi. Ogni scavo che facciamo fa emergere qualcosa di antico che richiede tempo e studio. Nel frattempo abbiamo spostato il sistema fognario. Stiamo pensando a come valorizzare il Ponte dell’Aere del XIII° secolo. Andate a vedere i lavori e passeggiate in centro. Via le Conce – con la chiesetta Madonna delle Grazie – è diventata un gioiello. Il fiume ci testimonia un cambiamento culturale. Torniamo alle nostre origini e ridiamo vita alla città. Dal fiume Giano partiranno percorsi turistici e culturali che porteranno in città molti appassionati che, fino ad oggi, non conoscevano Fabriano.” La giunta, intanto, studia come mettere mano all’annoso problema dei parcheggi. C’è chi vuole Piazza del Comune libera da auto mentre molti commercianti sono contrari. E’ allo studio la possibilità di trasformare i parcheggi per i pullman turistici di viale Moccia solo per carico e scarico per utilizzare, finalmente, il parcheggio scambiatore di Via Dante. Le comitive, così, faranno quattro passi in più dentro la città.

Marco Antonini