PD DIVISO A CERRETO SALTA ELEZIONI COMUNALI. CITTADINI LONTANI DALLA POLITICA

Il Partito Democratico di Cerreto d’Esi non ha presentato la lista per le elezioni comunali e lo storico partito di sinistra è fuori dalla tornata elettorale del 31 maggio. In città è scoppiata la polemica a seguito della decisione di Stefano Stroppa. Il vincitore delle primarie, infatti, si è assunto la responsabilità di non aver composto le liste e il dibattito politico si è scaldato. Nel mirino l’accordo regionale tra Pd e Udc e con l’imprenditore Giovanni Porcarelli, ora candidato con una sua lista. “Mi assumo tutta la responsabilità per non essere riuscito a presentare la lista, ma non mi vergognerò mai di non esser sceso a compromessi a causa di decisioni scese dall’alto. La mia unica colpa – dichiara Stroppa – è quella di aver seguito i miei principi e di essere stato molto ingenuo.” Di tutt’altro parere Angelo Cola, l’impiegato sconfitto proprio da Stroppa alle primarie cittadine quando andarono a votare trecentosessanta persone. “Sono stati traditi gli elettori che per votare  hanno pagato pure un euro: è la prima volta in Italia che un candidato che vince le primarie non presenta la sua lista. Se Stroppa non era in grado di farne una perchè si è candidato? Dopo aver ricevuto la maggioranza delle preferenze come si fa a dire che non si trovano 12 persone da mettere in lista? Mi viene il dubbio – conclude Cola – che il vero obiettivo era distruggere il Pd. Di persone oneste nel partito se ne trovavano tante.” Dalla segreteria provinciale, Fabio Badiali commenta l’accaduto in modo negativo. “Il Pd ha dato un contributo parlando di un accordo con altri soggetti politici. Se il candidato che ha vinto le primarie non vuole fare quell’accordo presenta ugualmente una lista – spiega– perché ci sono i cittadini da rispettare. Non è possibile non trovare i nominativi da inserire in lista. Si è agito in modo sprovveduto.” Anche i cittadini, tramite Facebook, alzano la voce. “Tutto questo caos in un paese di 4mila abitanti. Questi intrallazzi di potere – concludono alcuni – allontanano ancora di più i residenti dall’amministrazione locale.”

Marco Antonini