CASO BARACCHE A FABRIANO, TERZONI (M5S) RIPORTA FIUME GIANO IN PARLAMENTO

“Sulla questione relativa ai lavori di recupero del fiume Giano si sta facendo un po’ di confusione. L’amministrazione comunale, per bocca dell’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Alianello, ha già annunciato l’ordinanza di demolizione degli edifici costruiti sulla copertura del fiume datata 1958. Ce ne è un’altra però di copertura, in calcestruzzo e laterizio, risalente al 1926. Su di essa negli anni sono nati come funghi manufatti posticci ad usocommerciale, secondo l’amministrazione costruiti regolarmente, nonostante le leggi nazionali vietino tassativamente costruzioni di questo tipo sugli alvei fluviali. Per essi la Giunta stessa ha previsto la demolizione e la successiva ricostruzione con i fondi della legge 6 del 1998: in parole povere, quelli stanziati all’epoca per la ricostruzione post-terremoto. Come ha specificato il comitato “Alla scoperta del Giano” però, il testo unico sulle acque pubbliche vieta a chiare lettere di edificare su tali aree. Per sgombrare il campo da alcuni dubbi, come quello dell’utilizzo dei fondi destinati alla ricostruzione per un’opera di demolizione, ho presentato martedì un’interrogazione parlamentare sulla questione per chiedere al governo di monitorare la situazione. Il Giano è un patrimonio di tutti i fabrianesi, e di speculazioni su di esso non ne vogliamo più”. Lo afferma, in una nota, il portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera On. Patrizia Terzoni.