PROROGA DUE ANNI ACCORDO DI PROGRAMMA EX A. MERLONI
L’Accordo di programma per l’ex Antonio Merloni verrà prorogato per altri due anni. Lo annuncia il presidente delle Marche Gian Mario Spacca. “Il Ministero dello Sviluppo Economico – fa sapere – sottoscriverà con le Regioni Marche e Umbria, il 18 marzo, l’Atto integrativo relativo alla proroga di due anni dell’Accordo, così come avevamo richiesto”.
La firma è un provvedimento significativo, non solo formale, visto che l’Accordo scade questo mese: si garantisce così un ulteriore e congruo periodo per sostenere il rilancio della crescita e dell’occupazione del territorio”. Lo annuncia il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca: l’accordo di programma riguarda gli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni. Parallelamente alla proroga – aggiunge il governatore -, “stiamo lavorando con il Ministero sulla rimodulazione dei contenuti dell’Accordo per una una maggiore semplificazione e la rimozione di eccessive rigidità. Si tratta di operazioni indispensabili – sottolinea – per lo sblocco dei 35 milioni di euro di risorse nazionali, ancora completamente inutilizzati, a sostegno di una reale strategia di rilancio industriale ed occupazionale del territorio”. A differenza di quelle nazionali, “le misure regionali dell’Accordo di programma sono già operative ed hanno sostenuto 40 iniziative imprenditoriali, con investimenti agevolati nelle Marche di oltre 17 milioni di euro che hanno prodotto 124 nuovi occupati”.
”A distanza di 40 giorni non abbiamo più avuto alcuna notizia sull’attuazione del percorso concordato, mentre la situazione socio-economica dell’area di Marche e Umbria interessata dalla crisi dell’ex A. Merloni si sta ulteriormente degradando, e rischia di alimentare il senso di abbandono e l’esasperazione di molte persone e famiglie”. E’ quanto i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil delle Marche Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti avevano scritto ieri al vice ministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti. Il 28 gennaio scorso, ricordano, ”in un incontro al Mise che ci era sembrato molto proficuo, lei aveva assicurato tempi brevissimi per la firma della proroga dell’Accordo di programma tra Governo e Regioni Marche e Umbria, e, a seguire, il varo di una modifica della legge 181 per favorire gli investimenti, unitamente ad una decisa iniziativa per sbloccare la vertenza J & P”, l’azienda che ha acquisto i beni produttivi della ex Merloni e riassunto 700 dipendenti (una vendita che rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi). Ora però ”tutto sembra essersi arenato”. Cgil, Cisl e Uil hanno scritto anche ai parlamentari, alcuni dei quali (Lodolini, Giulietti e Carrescia del Pd, Terzoni di M5S) si sono a loro volta attivati con De Vincenti. (Ansa)