Associazione Sergio Luciani: Trent’anni di impegno in memoria di Sergio
In occasione del trentesimo anniversario dalla fondazione, l’Associazione Sergio Luciani organizza sabato 7 giugno alle ore 17.00 all’Oratorio della Carità di Fabriano un incontro medico rivolto alla cittadinanza. “Leucemie e tumori del sangue: Radici e Futuro” è il tema del dibattito su attualità e nuove prospettive per la ricerca e la cura. Tra i relatori la professoressa Roberta La Starza (Ricercatrice della Sezione di Ematologia dell’Università degli Studi di Perugia), il professor Pietro Leoni (Professore di Ematologia e Presidente Sezione AIL Ancona Macerata), la professoressa Cristina Mecucci (Professore Ordinario di Ematologia dell’Università degli Studi di Perugia) e la professoressa Antonella Poloni (Direttrice Clinica Ematologia AOU delle Marche). Ne parliamo con gli organizzatori per capire come in questi trent’anni di lavoro l’associazione abbia operato e con quali iniziative.
Trent’anni di intenso lavoro dell’Associazione Sergio Luciani. Possiamo tracciare un bilancio?
Possiamo tracciare un bilancio molto positivo, in trent’anni di attività abbiamo donato oltre 600.000 euro, elargiti alle cliniche ematologiche di Ancona e Perugia. Tali donazioni consistono sia in strumenti e materiali per i reparti, sia in contributi per la ricerca scientifica. Tutto questo è stato possibile grazie alle donazioni che ci sono sta fatte dalla gente del nostro territorio.
L’Associazione nasce per onorare la memoria di Sergio Luciani che purtroppo si ammalò e venne a mancare per una leucemia mieloide cronica. Chi era Sergio e come affrontò la malattia ed il percorso di cura?
Sergio Luciani, un ragazzo fabrianese, conosciuto per la sua attività sportiva nella squadra di basket della città, a 24 anni purtroppo contrae la leucemia. Affrontò questo percorso sempre con tanto ottimismo, speranzoso di guarire facendo un trapianto di midollo. In questo periodo, si affidò alle cure delle cliniche ematologiche di Ancona, Bologna e Perugia. Durante la sua lunga degenza, progettò un’associazione rivolta ai malati ematologici. Purtroppo l’11 giugno 1995, dopo quattro mesi di ricovero, si arrese alla malattia. Ma i familiari e i suoi amici hanno dato seguito alla sua volontà.
Tante sono le iniziative che in questi anni avete organizzato per sensibilizzare sul tema delle leucemie e dei tumori del sangue. Vogliamo ricordarle?
In trent’anni abbiamo organizzato e partecipato a tante iniziative. Quello che ci contraddistingue è la manifestazione delle uova di Pasqua, fatta in collaborazione con l’AIL di Ancona. Inoltre organizziamo mercatini artigianali, partecipiamo all’offerta delle stelle di Natale, a pesche di beneficenza, tornei di basket e tante altri progetti.
Parliamo dell’incontro del prossimo 7 giugno, dove interverranno come relatori i direttori, professori e ricercatori delle cliniche ematologiche di Ancona e Perugia. Cosa è cambiato in questi 30 anni nella diagnosi, prognosi e cura delle malattie del sangue?
Ogni dieci anni l’Associazione organizza un incontro medico scientifico, con gli ematologi con cui si relaziona costantemente. Terapie mirate, partendo da un’indagine genetica, sono la nuova frontiera della diagnosi di precisione per la cura dei tumori del sangue. L’incontro del 7 giugno servirà per fare domande ai relatori presenti, sulle nuove cure e soprattutto sulla prospettive di guarigione di questa malattia.
L’Associazione Sergio Luciani ha sempre elargito donazioni destinate a progetti scientifici e apparecchiature mediche. Quanto conta l’impegno anche del volontariato nel supporto della ricerca?
L’importanza del volontariato e della nostra Associazione si evince dalle donazioni che siamo riusciti a fare nel corso di questi trent’ anni. Costanti sono le richieste che ci arrivano dalle cliniche ematologiche sempre più abbandonate dai fondi statali.
Gigliola Marinelli