Cammino nelle terre mutate, 245 km da Fabriano a L’Aquila
Fabriano – Percorrere 245 km a piedi da Fabriano a L’Aquila attraverso un cammino di solidarietà nato lungo il sistema di faglie che, dal 1997 a oggi, ha sconvolto e mutato l’Appennino, tra il Parco nazionale dei monti Sibillini e il Gran Sasso; un itinerario che si snoda attraverso quattro regioni, ovvero Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, un’esperienza impreziosita dalle storie di chi ha deciso di restare. È uscita la terza edizione aggiornata della guida “Il Cammino nelle terre mutate” (Terre di mezzo editore), che racconta la solidarietà e la volontà di rialzarsi in piedi dopo eventi tragici come il terremoto; permette a chi percorre il cammino di contribuire alla rinascita di una terra dove tutto è cambiato, ma dove resta un’immensa bellezza: la natura e i paesaggi di un tratto della dorsale appenninica, ma anche piccoli borghi ricchi di arte e spiritualità. Un itinerario suddiviso in 14 tappe, che attraversa quattro regioni e due parchi nazionali: quello dei monti Sibillini e quello del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
La partenza è da Fabriano, coinvolta nel terremoto del 1997, per inoltrarsi in un paesaggio collinare e raggiungere prima Matelica e poi Camerino. Da qui si entra nel Parco nazionale dei monti Sibillini, si fa sosta al lago di Polverina per giungere all’altro lago artificiale della zona, quello di Fiastra. Si cammina in un territorio costellato da paesaggi mozzafiato, per poi scendere verso la valle di Ussita, dominata dal massiccio dolomitico del monte Bove. Il Cammino nelle Terre mutate, riferisce Ansa, può essere percorso anche in bicicletta, con due itinerari distinti, per mountain bike e cicloturismo. Questa terza edizione aggiornata della guida contiene tutte le informazioni utili per partire: la cartografia, le tracce Gps, la descrizione del percorso, le altimetrie, gli indirizzi dove dormire e i luoghi da visitare.